martedì 16 gennaio 2018

Pedemontana e diossina: il WWF chiede un parere all'Agenzia Tutela della Salute (A.T.S.) della Brianza


Riceviamo per conoscenza la seguente lettera che il WWF Lombardia ha inviato all'Agenzia della Salute di Monza

Con la presente,

preso atto, a seguito dell'emanazione del D.d.s. 16 novembre 2017 - n. 14300 della D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile di Regione Lombardia, della riperimetrazione del sito, a conclusione della caratterizzazione delle aree influenzate dall’incidente Icmesa che conferma e certifica la presenza residua di concentrazioni di diossina oltre i limiti di legge della normativa ambientale in materia di bonifiche;

rilevato che, più in generale, è emersa la presenza di contaminazione diffusa da diossina TCDD, anche con valori inferiori ai limiti che richiederebbero la bonifica dei terreni, oltre che in parte del restante territorio (come da recenti indagini in aree esterne al sedime "autostradale", nei comuni di Meda, Seveso, Cesano Maderno e Desio);

richiamato che in occasione di campagne di monitoraggio sul contenuto di diossina nelle uova, condotte dalla stessa ASL, sono emersi valori elevati di tali sostanze, oltre i rispettivi limiti di legge;

sottolineato che alcune pratiche orticole (cucurbitacee, in particolare) sono in grado di rilasciare nel suolo essudati radicali che sono in grado di mobilizzare le diossine (anche se presenti in concentrazioni basse, inferiori a quelle per le quali sarebbero richieste procedure di "bonifica") in prossimità delle radici rendendole disponibili all’assorbimento radicale;

visto che nei comuni è ancora pratica comune la conduzione di orti privati,
visto, ancora, che in alcuni comuni si stanno attrezzando orti "sociali" condivisi,
visto, infine, che sussistono altre attività agronomiche e zootecniche, anche ricomprese nel "Sito" la cui riperimetrazione è stata definita con il citato d.d.s. 14300, che potrebbero risentire di situazioni di bioaccumolo di diossine nei loro prodotti alimentari;

si chiede un Vs. parere in merito circa le misure di prevenzione del rischio da adottare, in ciò includendo una regolamentazione delle attività ammesse ed un monitoraggio della qualità dei prodotti, qualora l'attività sia in corso.

Gianni Del Pero, Consigliere Regionale WWF

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