martedì 4 ottobre 2016

Cabiate. Villa Padulli e il suo Parco Monumentale: una rinascita possibile


a cura del COMITATO PER IL PARCO REGIONALE DELLA BRUGHIERA 

Giriamo la sottostante richiesta del Sindaco di Cabiate (CO) che ci chiede di votare per il finanziamento di opere per il recupero di un bene molto prezioso per il territorio della Brughiera: IL PARCO STORICO DELLA VILLA PADULLI. Pensiamo sia importante che ognuno di noi dia un segnale concreto di interesse su questi beni per un loro futuro recupero. Come vedrete dal sito, ci sono anche altri luoghi importanti del nostro territorio che partecipano a questo finanziamento. A noi è giunta questa richiesta da parte del Comune di Cabiate che quindi giriamo a tutti, ricordandovi che si può votare un solo progetto per ogni persona. Già in precedenza, in un altro progetto non ancora aggiudicato sempre su Villa Padulli, abbiamo invitato al voto.


Buongiorno,
ci serve il tuo prezioso aiuto per recuperare il Parco di Villa Padulli:
VOTA E FAI VOTARE SU  https://votazioniretipiu.evoting.it/project/progetto-1/  


VINCERE STA NELLE NOSTRE MANI
 

Dieci comuni in gara, un’opportunità per Cabiate per arrivare in cima alla classifica.  Si può votare dai 14 anni in su, TUTTI anche cittadini non residenti a Cabiate.
 

VotiAMO e DiffondiAMO il nostro amore per Cabiate: apriAMO insieme il Parco di Villa Padulli
 

Grazie
Mariapia Tagliabue, Sindaco di Cabiate

Descrizione di carattere storico artistico del bene

Villa Padulli
La Villa è collocata all’interno del centro abitato di Cabiate (piazza Umberto I°), edificata sul colmo di una collina morenica e in posizione dominante rispetto al centro urbano; la Villa è a quota m 253 s.l.m.
Le prime notizie sui Padulli risalgono al secolo XIII. Nel Seicento Giulio Padulli divenne Sindaco e notaio generale della città di Milano mentre nel secolo successivo la Famiglia ottenne il titolo di Conte appoggiandolo al feudo di Vighignolo (1747); a partire dal 1752 i Padulli furono cooptati nel patriziato milanese, si imparentarono con le famiglie Borromeo e Melzi d’Eril; scelsero infine Cabiate come propria residenza ufficiale. Nella prima metà dell’Ottocento Giulio commissionò la costruzione di una villa in stile tardo neoclassico a fianco della quale fu edificata intorno al 1860 un’ala destinata ai servizi e alla servitù. Furono soventi ospiti il conte Mellerio, Antonio Rosmini e Alessandro Manzoni. La struttura della villa è quella tipica della residenza di campagna, i soffitti interni vennero affrescati e i pavimenti realizzati a mosaico; sempre all’interno della villa è presente una cappella privata.
L’insieme: Villa Padronale su 3 piani (edificio nobile di circa mq 1.000 più altri mq 1.000 per la servitù), una fattoria/scuderia di 800 mq su due piani e il parco botanico, con alberi di gran pregio quali carpini, querce, tigli, cedri, faggi, tassi.

La portineria
Il parco di pertinenza della Villa si estende per una superficie di oltre 20.000 mq disposta a piani sovrapposti tra loro collegati da alcuni sentieri pedonali e da una carrabile sterrata che permettono l’accesso alla Villa posta sulla sommità della collina. Sulla piazza Umberto I° l’ingresso della Villa è caratterizzato da una piccola portineria, che rappresenta l’unico edificio restaurato e ancora in uso, oltrepassato il quale s’incontra un grande spazio aperto pianeggiante in cui sono ancora evidenti gli elementi architettonici originari mescolati alla risultante di interventi successivi e di vegetazione infestante. Degno di nota è il carpino secolare posto al centro dell’area prativa d’ingresso. Il parco nel suo complesso è privo della tipica struttura del giardino all’italiana: l’impalcatura del giardino ricalca infatti i canoni del giardino inglese mancando totalmente di strutture geometriche nelle disposizioni vegetali e della statica struttura dei viali ortogonali. I sentieri salgono morbidi verso la Villa seguendo le curve di livello della collina tra piante monumentali di diverse specie; gli alberi e gli arbusti sono posti in forma libera, rispondendo però ad una attenta scelta varietale e di gusto estetico. Giunti alla sommità della collina si incontrano due aree di forte impatto emotivo: l’area verde antistante Villa Padulli è composta da piante monumentali e da diverse specie vegetali, degrada a balze verso il Torrente la Valletta a Ovest e verso il centro abitato ad Est; antistante la Villa e in direzione Sud un’ampia radura prativa al piede della quale è presente una limonaia. Il parco Padulli è all’entrata del Parco Sovracomunale della Brughiera Briantea - un’area di circa 2.600 ettari tra 10 comuni limitrofi nella provincia di Como e Milano, recentemente integrata nel Parco Regionale delle Groane - diventandone così la naturale porta di accesso e di attrazione. E’ a 200 metri dalla stazione ferroviaria sulla linea Trenord Milano Asso, in poco più di mezzora raggiungibile dal centro di Milano.

Rustico con le stalle
Attualmente la Villa e il Parco non sono utilizzati, sono chiusi al pubblico e in stato di abbandono: purtroppo Villa Padulli è un patrimonio culturale con una realtà di decadimento che deve essere risolto al più presto.

Descrizione del progetto

Ad oggi il Parco e la Villa Padulli sono chiusi al pubblico, togliendo a tutti una possibilità di fruizione non solo quale polmone verde indispensabile alla nostra esistenza, ma quale luogo di esperienza e nuova conoscenza, punto di aggregazione fondamentale per tutti i nostri cittadini e non solo, di qualsiasi età, genere, interessi essi siano. Uno spazio disponibile a chiunque voglia stare all’aperto, per giocare, per godersi il fresco o per la gioia di una camminata sotto alberi maestosi per giungere alla terrazza naturale con ampia vista sulla collina sottostante. Consapevoli che per il recupero del complesso occorre procedere per lotti funzionali, il primo fondamentale passo riguarda il Parco di Villa Padulli, uno dei primi esempi di giardino all’inglese in Italia, con la peculiarità di essere su una collina, ove dimorano piante monumentali di gran pregio quali carpini, querce, tigli, cedri, faggi, tassi.  Oltre a luogo di socialità e tempo libero per i molteplici eventi che si possono organizzare al suo interno, deve essere recuperato prevalentemente come esperienza culturale e di percorso didattico: ci sono insuperabili esempi di piante monumentali di venerabile età, ora malauguratamente nascosti agli occhi di tutti.


Al fine di realizzare un ripristino conservativo e rispettoso dell’architettura originaria dell’area verde, si prevede un intervento distinto nelle seguenti fasi successive:
  • Fase 1: Messa in sicurezza delle aree perimetrali degli edifici del complesso di Villa Padulli.
  • Fase 2: Ricognizione e selezione delle specie erbacee arbustive e arboree da conservare al fine di rilevare gli elementi architettonici originali del giardino.
  • Fase 3: Recupero del Parco mediante eliminazione della vegetazione erbacea e arbustiva infestante e indesiderata, taglio delle piante morte e deperienti, rimonda dal secco e risanamento conservativo degli alberi di maggior pregio e rilevanza, potatura di conformazione degli arbusti, rigenerazione dei tappeti erbosi.
  • Fase 4: Ripristino della viabilità interna al Parco che prevede la ricostruzione e manutenzione dei sentieri pedonali esistenti oltre alla realizzazione di nuovo tratto di collegamento con ingresso al Parco della Brughiera Briantea, il ripristino della viabilità interna esistente mediante scarifica e livellamento della strada carrabile e formazione del manto con calcestre fine e regimazione delle acque meteoriche mediante la posa di canalette trasversali oltre alla ricostruzione del muro di protezione in fregio della strada carrabile interna al Parco. 
  • Fase 5: Censimento delle alberature con posa di etichette di riconoscimento e installazione di arredi per la fruizione turistico - ricreativa quali panchine, pannelli descrittivi, cestini, ecc.

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