venerdì 12 giugno 2015

Seveso/Meda: un muro della memoria per ricordare il disastro Icmesa


Riceviamo e pubblichiamo il seguente appello del Comitato No Pedemontana

Come cittadini dei Comuni coinvolti dall’inquinamento da diossina a seguito del disastro ICMESA nel 1976 vorremmo aggiungere un nuovo elemento al patrimonio di memoria delle nostre comunità, chiedendo ai sindaci di Meda e Seveso che venga valorizzato il muro che a suo tempo fu dello stabilimento Icmesa, nella omonima via, unico frammento rimasto dopo l’abbattimento degli impianti e degli edifici a seguito della bonifica effettuata sulla allora zona A.

Per questo motivo da sabato 13 giugno 2015, inizieremo a raccogliere le firme, cominciando con un banchetto informativo previsto al mercato di Seveso, dalle 10 alle 12.

L'idea di partenza dell'iniziativa è stata promossa come cittadini e sostenuta da alcuni comitati che aderiscono al Coordinamento No Pedemontana, ma l'invito ad aderire è rivolto a quante più associazioni e movimenti possibili attive sul territorio.

Di seguito trovate il testo dell'appello che chiediamo ai cittadini dei Comuni di Seveso, Meda, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Desio di sottoscrivere e alle associazioni e comitati di sostenere l'iniziativa.

Vi anticipiamo inoltre che per il 10 luglio abbiamo in programma di organizzare un evento che, attraverso diverse forme di rappresentazione, rimetterà al centro la memoria viva di quei giorni.


Il testo dell'appello

Al Sig. Sindaco di Seveso, Paolo Butti
Al Sig. Sindaco di Meda, Gianni Caimi
p.c
Sig. Sindaco di Bovisio Masciago
Sig Sindaco di Cesano Maderno
Sig. Sindaco di Desio

Oggetto: dichiarazione di valore culturale del Muro ex stabilimento ICMESA e sua intitolazione come Muro della Memoria

Il 10 luglio 1976 le popolazioni di Seveso, Meda, Cesano Maderno Desio e Boviso Masciago, furono investite dal grave inquinamento da diossina Tcdd fuoriscita dallo stabilimento ICMESA, in quello che ancora oggi è noto come il disastro di Seveso.
Fu un disastro che colpì pesantemente le popolazioni, che sconvolse la vita a Seveso e negli altri comuni interessati. E fu un evento epocale, il primo grande disastro industriale che coinvolse un territorio ampio e un numero elevato di persone, tanto che fece da spartiacque ben oltre i confini Italiani; dopo quei fatti nulla fu più come prima, in Italia e in tutti i paesi industrializzati. Ne è la riprova che perfino in sede Europea si elaborarono direttive volte a prevenire il rischio chimico industriale che non a caso presero il nome di Direttive Seveso. E da quel dramma sorse una nuova attenzione e una nuova consapevolezza dei temi della tutela ambientale e della salute collettiva.
Molto è stato fatto per mantenere la memoria di quell’evento a cominciare dal Progetto Ponte della Memoria e dal Bosco delle Querce.
Come cittadini dei Comuni coinvolti dall’inquinamento nel 1976 proponiamo oggi di aggiungere un nuovo elemento al patrimonio di memoria delle nostre comunità, chiedendo che venga valorizzato il muro che a suo tempo fu dello stabilimento Icmesa, nella omonima via, unico frammento rimasto dopo l’abbattimento degli impianti e degli edifici a seguito della bonifica effettuata sulla allora zona A.
A distanza di tanti anni è venuto il momento di collocare il ricordo degli eventi accaduti nei luoghi in cui si verificarono, disegnando una mappa della memoria che sia il segno della sofferenza del passato ma anche di un nuova consapevolezza per il presente.
Pertanto noi sottoscritti Cittadini dei comuni di Meda, Seveso, Cesano Maderno, Boviso Masciago e Desio

CHIEDIAMO ai Sindaci dei Comuni di Meda e Seveso
  • che il muro di cinta dello stabilimento ICMESA sito in via Privata Icmesa a Meda (al confine con il Comune di Seveso) diventi il Muro della Memoria dei fatti del 10 luglio 1976,
  • che venga dichiarato Monumento, e che in tal senso vengano avviate le procedure presso la sovraintendenza dei Beni Culturali per la dichiarazione di interesse culturale
  • che quanto prima vengano segnalati con una targa o altro strumento da decidere iniseme ai promotori, la storia e il significato del muro dell’Icmesa

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