mercoledì 15 ottobre 2014

Un corridoio ecologico tra il Bosco di Vanzago e il Parco delle Groane


Tratto da Eliante

Che una delle principali minacce per la conservazione delle specie sia la frammentazione degli habitat è ormai largamente riconosciuto. Anche l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN) sostiente che l’approccio basato se semplici aree protette ha dei limiti in quanto non consente un’effettiva connessione delle popolazioni in grado di mantenere la loro vitalità genetica.

In quest’ottica nasce il progetto cofinanziato da Fondazione Cariplo “Connessione ecologica dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane”, che vede riuniti in partenariato i comuni di Rho, Pregnana Milanese, Vanzago, Pogliano e WWF Italia (con cui Eliante collabora). Il progetto intende gettare le basi per la realizzazione di interventi in grado di tutelare le aree agricole residue in un contesto territoriale a rischio di ulteriore consumo del suolo in quanto confinante col sito di EXPO 2015.

L’area di intervento è parte importante della Rete Ecologica Regionale (RER) lombarda; infatti, proprio qui passa il corridoio della RER che collega l’Oasi WWF di Vanzago con il Parco delle Groane, due aree naturali definite dalla Regione Lombardia “Aree prioritarie per la biodiversità nella Pianura Padana lombarda”. Di contro, il sito che ospiterà l’EXPO è dietro l’angolo, e con lui anche i pesanti interventi di urbanizzazione connessi a questo evento. Tutelare efficacemente l’area è quindi doppiamente importante.

Gli abitanti del corridoio

Le specie e gli ambienti da tutelare in questa parte di Lombardia sono tantissimi. Al suo interno ricadono due parchi (Parco delle Groane e Parco del Basso Olona), tre Siti di Interesse Comunitario e una Zona a Protezione Speciale. Qui si concentrano habitat degni di tutela come i querceti di farnia e rovere, boschi interamente depurati da specie esotiche, fontanili e acque sorgive, aree a brughiera preservate dall’edificazione selvaggia. A livello di fauna, passeggiando da queste parti incontriamo caprioli (ben 30 presenti all’interno dell’Oasi di Vanzago), volpi, faine, tassi, lepri, tritoni, una piccola raganella che vive solo in Italia (Hyla intermedia), picchi verdi e rossi, martin pescatore, germani reali, poiane, gheppi, civette, moscardini e altro ancora.

Gli obiettivi del progetto

È quindi fondamentale preservare questo corridoio ecologico e garantire la sua continuità attraverso azioni mirate che il progetto intende individuare e mettere in pratica. In questa fase si realizzerà uno studio di fattibilità con l’obiettivo di:
  • Aggiornare e sistematizzare le informazioni riguardanti le specie presenti nell’area e individuare quelle maggiormente sensibili alla frammentazione ecologica;
  • Individuare le aree a elevato valore naturalistico all’interno dei sistemi rurali e definire strategie di gestione che tengano in considerazione sia le esigenze dell’agricoltura che quelle della biodiversità;
  • Identificare gli interventi per migliorare la connettività ecologica dell’area e per salvaguardare i corridoi esistenti;
  • Aumentare il livello di consapevolezza di tutti i portatori di interesse locali, dalle istituzioni agli agricoltori, dalla popolazione ai gestori delle aree protette.

Alla fine del progetto verranno realizzate una serie di mappe aggiornate utili per tutelare efficacemente i corridoi individuati e rimuovere gli eventuali ostacoli che frammentano i collegamenti delle aree naturali del corridoio.

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