domenica 27 aprile 2014

Passeggiata alla scoperta della Seregno storica

Sabato 26 aprile 2014 ha avuto luogo a Seregno una passeggiata alla scoperta della Seregno storica. L'organizzazione è stata curata dall'associazione Marciacaratesi, mentre la visita guidata è stata curata da Paolo Cazzaniga dell'associazione Seregn de la Memoria.

Presentiamo di seguito un breve fotoracconto dell'interessante pomeriggio.

Interno dell'Oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano. 
L'attuale Oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano risale alla fine del 1500 quando la popolazione, per mantenere fede ad un voto a San Sebastiano, trasformò la preesistente cappella dedicata a San Rocco nell'attuale chiesetta. Il suo interno è quasi completamente affrescato.

L'adorazione dei Magi. Affresco sulla parete destra della navata.
La strage degli Innocenti. Affresco sulla parete sinistra della navata.
Tappa in corso Matteotti angolo via Cavour dove vengono presentati alcuni monumenti posti fuori dal centro storico: l’antico oratorio di S. Salvatore, il Santuario di S. Valeria e lo Stadio Ferruccio.
Tappa al palazzo dei nobili Medici di Seregno ora sede del Circolo San Giuseppe
Palazzo dei nobili Medici di Seregno. Il "caduceo" sulla chiave di colta del portone.
Il Palazzo Comunale (arch. Seves), conosciuto erroneamente anche come Landriani Caponaghi e la fontana del Mangia Bagaj
Il mangia bagaj di Seregno
Il "Mangia Bagaj" era il simbolo dei Visconti e degli Sforza, signori di Milano. Una delle leggende racconta che abbia avuto origine quando Uberto, uno dei capostipiti del casato dei Visconti, vissuto nella prima metà del XIII° secolo, uccise un drago mentre stava ingoiando un bambino. I discendenti di Uberto vollero immortalare la sua impresa  stilizzando nello stemma di famiglia il biscione con in bocca il bambino.

Palazzo Comunale. Il soffitto della sala di rappresentanza
La casa parocchiale in Piazza della Libertà
La Basilica Romana Minore di San Giuseppe (sorta dopo le dispute tra le antiche chiese di San Vittore e Sant’Ambrogio). Ai lati della basilica le statue di Giovanni Paolo II (a sx) e del patriarca Paolo Angelo Ballerini (a dx).
Sala della Penitenzeria. Visita di San Carlo Borromeo a Seregno. Dipinto del Cerano (XVII sec.)
Veduta a volo d'uccello del borgo di Seregno nell'800. Dettaglio del quadro della Cappella di San Carlo Borromeo e San Francesco (sulla destra della Navata)
L'ombrello basilicale che rappresenta, insieme alla campana, una delle prerogative della Basilica Romana Minore
L'antico stemma della città di Seregno alla base della tomba del cardinal Achille Locatelli
La ex casa dei conti dell'Orto in via Lamarmora
Il campanile della ex chiesa di Sant’Ambrogio, visibile da via Lamarmora
Il Pomiroeu e il presunto ex Convento maschile di Santa Caterina
Il Pomiroeu. Via Leonardo da Vinci
Il Palazzo del Vescovito in via Garibaldi; possibile casa natale di Frate Alessio da Seregno.
Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto: il Monumento ai Caduti e la Torre del Barbarossa
L'abside della ex Chiesa di San Vittore e la Torre del Barbarossa
Una ricostruzione dell'antica piazza di San Vittore (a cura di Paolo Cazzaniga)
La Beata Vergine dei Vignoli
La chiesa della vergine dei Vignoli

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