giovedì 13 marzo 2014

Al via la campagna salvataggio rospi del Moregallo (Lecco)

Operazione di posa delle barriere protettive lungo la strada
Eccoci a voi anche quest'anno per la campagna di salvataggio dei rospi del Moregallo, nella zona Melgone/Onno.

L'inverno non inverno di quest'anno potrebbe darci delle sorprese, e la migrazione potrebbe partire già nei prossimi giorni, quindi preparatevi e state pronti.

Avanti dunque! Non siate timidi nel dare le vostre disponibilità e diamo il via alla Campagna Salvataggio Rospi 2014. Chi fosse disponibile a partecipare come volontario può mandare la propria adesione scrivendo una mail a: rospi.moregallo@gmail.com


Ogni volontario dovrà essere munito di apposito giubbino catarifrangente, secchio, torcia elettrica con almeno 2/4 ore di autonomia (preferibilmente di tipo ricaricabile o con batterie ricaricabili), guanti leggeri e tanta buona volontà!! I coordinatori in genere hanno a disposizione qualche secchio, torcia e giubbetto in più da distribuire ai volontari, ma in numero molto limitato.. vi chiediamo quindi, nel limite del possibile, di venire con già tutto il necessario.


Inoltre è molto importante raccogliere i dati sugli andamenti della migrazione, quindi ogni sera sarà indispensabile tenere il conto degli individui in discesa e in risalita, divisi tra maschi e femmine, e anche del numero degli individui schiacciati dalle auto..
Questi dati andranno consegnati ogni sera prima di andare via al referente di turno, o, qualora non fosse possibile, mandati via e-mail o via sms, indicando anche la data e la località (Melgone - Cipressi - Onno).

Lo scorso anno durante la migrazione sono stati conteggiati poco piu di 20.000 rospi. Secondo il Centro Regionale degli Anfibi, si è trattato del piu grosso flusso migratorio della Lombardia. 

[Cliccando qui si può vedere un video girato dai volontari in occasione della Campagna Rospi del 2012 mentre cliccando qui ci si può collegare al gruppo su facebook]

Per chi fosse nuovo a questa esperienza...

Il Rospo comune adulto (Bufo bufo il nome scientifico) vive stabilmente nel bosco durante l'anno, non è legato ad ambienti acquatici come le sue cugine rane, ma all'acqua deve andarci obbligatoriamente una volta all'anno per deporre le uova. Ci va ad inizio primavera, dopo il periodo di letargo invernale, vi si trattiene giusto qualche settimana, il tempo necessario per trovare un compagno/compagna e deporre le uova e poi torna subito nel bosco.

Le uova sono racchiuse in lunghi filamenti gelatinosi che la femmina depone in acqua bassa attorcigliandoli a sassi o vegetazione per non farli portar via dalle onde. Mentre la femmina depone, il maschio prescelto, che è ben più piccolo, le sta saldamente aggrappato sul dorso e feconda le uova.


Purtroppo spesso capita che lungo il percorso che dal bosco dove vivono porta all'acqua dove si riproducono, siano costretti ad attraversare una o più strade.
Il rospo è lento, cammina o fa piccoli salti, e nell'attraversare la strada la probabilità che qualche auto lo investa è molto alta.


Per questo è necessario operare con campagne di salvataggio. Nell'area in cui operiamo noi sono state posizionate barriere di plastica in entrambi i lati della strada o appena dentro il bosco, in modo da bloccare si la discesa che la successiva risalita dei rospi, che non sono in grado di scavalcarle, ed evitando così che finiscano in strada schiacciati dalle auto.


I volontari, per tutta la durata della migrazione, percorrono la barriera a monte della strada, prendono i rospi che sono stati bloccati, li mettono in un secchio e li liberano in punti prestabiliti in riva al lago.
Un lavoro analogo va fatto anche alla barriera a valle per riportare nel bosco gli individui che hanno già deposto le uova. Questo va fatto tutte le sere, in ogni condizione meteo, giorni feriali e festivi.
Si inizia prima che faccia buio e si continua per 2, 3 o anche 4 ore, a seconda del periodo e dell'intensità dei passaggi.

L'attività di monitoraggio

Per valutare lo stato di salute della popolazione operiamo anche un'attività di monitoraggio anno con anno, contando tutti i rospi che trasportiamo sia in discesa che in risalita, maschi e femmine. Distinguere i due sessi non è difficile perché le femmine sono molto più grosse, i maschi hanno cuscinetti nuziali ruvidi sulle dita delle zampe anteriori che servono a star meglio aggrappati alla femmina durante l'accoppiamento.
Solo i maschi, inoltre emettono il caratteristico canto.
Per facilitare le operazioni di coordinamento è preferibile che chi vuole dare una mano si metta a disposizione per un giorno fisso a settimana (chi vuole può farne anche 2 o 3, non è vietato) per tutto il periodo, che grosso modo andrà avanti per da metà marzo fino verso la fine di aprile.

Per finire informiamo che l'area interessata dalle operazioni di salvataggio è stata suddivisa in tre tratti da nord a sud: Onno, Cipressi e Melgone.

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