lunedì 24 febbraio 2014

Meda: gettato il primo seme per gli orti urbani condivisi

L'orto biologico comune di Legambiente Seregno
Sinistra e Ambiente di Meda ha presentato in Consiglio Comunale una mozione per la realizzazione degli orti urbani condivisi.

Cosa sono gli orti urbani condivisi?

Più amministrazioni, a cominciare da quelle dell'Europa del Nord, all'avanguardia in materia, hanno deliberato e lavorato su progetti per realizzare gli orti urbani condivisi.
Progetti che unificano obiettivi di:
  • recupero di aree urbane inutilizzate o degradate di cui i cittadini si riappropriano gestendone gli orti ivi insediati;
  • sviluppo di socialità, di implementazione di pratiche no profit di biocoltivazioni;
  • scambio dei prodotti a  km zero;
  • esperienze anche formative con scuole agrarie, nonchè didattica con il coinvolgimento di istituti scolastici;
  • risparmio economico.
Una buona pratica che avvicina i cittadini al rapporto con la terra e i ai suoi ritmi, dove il produttore è anche consumatore responsabile.
Non si tratta inoltre di singoli appezzamenti gestiti da un solo individuo, bensì da più soggetti, spesso riuniti in associazioni, già presenti sul territorio o che si sono formate proprio stimolate dal progetto.

Alberto Colombo, consigliere comunale di Sinistra e Ambiente, ha dichiarato. "Anche a Meda vorremmo si ponessero le prime basi per questo tipo di microattività, a misura di persona, in scambio relazionale costante. Abbiamo perciò pensato a una mozione che impegni Sindaco e Giunta ad attivarsi per identificare aree dove poter realizzare gli Orti Urbani Condivisi, inserendole, se necessario negli appropriati strumenti urbanistici. Vogliamo si apra anche la strada della partecipazione e per questo, la mozione è aperta. Infatti, non chiediamo ne vogliamo un asettica regolamentazione delle finalità, modalità d'utilizzo e assegnazione elaborato dal solo livello Istituzionale e Amministrativo. Vogliamo che questa fase sia preceduta da un tavolo concertativo partecipato dai soggetti interessati (singoli, gruppi, associazioni) e che siano loro ad identificare le linee guida su cui lavorerà poi il livello Istituzionale per elaborare gli atti dispositivi necessari. E debbono poi essere i singoli, i gruppi e le associazioni interessate a farsi promotori e protagonisti della vita e dell'attività di questi e in questi orti condivisi."

Per approfondire:
- Il testo della mozione protocollata
- La terra della città 
- Orti condivisi

Esperienze:
- Parco Grugnotorto Villoresi
- Comune di Cesano Maderno
- Orti Comunali di Chiasso 
- L'orto biologico comune di Legambiente Seregno

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