sabato 30 giugno 2012

Comune di Seregno: tra il dire e il fare c'è di mezzo la ferrovia


Riceviamo dal Comitato del quartiere S.Ambrogio di Seregno una lettera aperta riguardante alcune questioni che interessano l'intera città e che volentieri pubblichiamo.

Lettera aperta 
I Comitati Sicurezza S.Ambrogio & Solferino, dopo diversi incontri con l’Amministrazione Comunale per vedere di risolvere al meglio alcuni di tanti ed imminenti problemi che gravano sul quartiere deve, purtroppo, prendere atto  che l’Amministrazione Comunale a fronte di dichiarata disponibilità opera o non opera in modo per nulla accettabile. 
Ecco alcuni esempi.

METROTRAMVIA

L’Amministrazione nella persona del Sindaco, aveva promesso che entro il mese di maggio avrebbe incontrato i cittadini del quartiere per informarli delle proposte di modifiche al progetto da presentare alla Provincia di Milano sulla base delle osservazioni e dei suggerimenti migliorativi del Comitato e con l’avallo delle competenti Commissioni Comunali. Solo in questi giorni, apprendiamo dai giornali, le proposte che sono state presentate alle commissioni ( con indicazioni non precise ). Le proposte dell’ Amministrazione Comunale recepiscono in modo ridotto quelle avanzate dal Comitato in particolare quelle relative a Via Colzani. Si vorrebbe conoscere le ragioni di carattere tecnico addotte perché non possono essere recepite.
Temiamo che i tempi così dilatati siano tali che le osservazioni del Comune di Seregno arrivino fuori tempo massimo e quindi non più recepibili nel progetto esecutivo e nel contempo prendiamo atto che la dovuta informazione ai cittadini, se ci sarà, non avverrà nei termini e modi promessi dal Sig. Sindaco.

ATTIVAZIONE FERROVIA SEREGNO-SARONNO-SOVRAPPASSO

In questi giorni le Ferrovie Nord hanno proceduto all’occupazione dell’area interessata alla realizzazione di un sovrappasso ciclo-pedonale di collegamento del quartiere S.Ambrogio-Crocione con le Vie Saronno e Como isolate dalla chiusura del passaggio a livello di Via Seveso/Saronno. A prima vista pare che l’area interessata all’intervento sia inadeguata al raggiungimento di tale scopo, almeno per quanto riguarda l’utilizzo da parte dei cittadini di via Como.
Il Comitato ha più volte evidenziato la necessità di un intervento tempestivo e deciso verso Ferrovie Nord  per una modifica della allocazione del progettato sovrappasso. Ha presentato ipotesi alternative senza aggravi di spesa per le Ferrovie Nord tenendo conto della prossima chiusura del passaggio a livello di via Bottego ed evidenziando la necessità di un coinvolgimento di FF.SS.
Il Comitato ha rilevato che il progetto delle Ferrovie Nord, tra l’altro molto oneroso, non comporta alcuna soluzione accettabile perché non risolve i problemi di collegamento al Quartiere ed alla città per i residenti delle vie Saronno-Como. (tra l’altro pare che questi ultimi non potranno usufruire del sovrappasso perché non raggiungibile da via Como)
Della richiesta del Comitato per intervento sulle Ferrovie Nord e coinvolgimento di FF.SS. per la soluzione congiunta del problema, non risulta ad ora alcun  ATTO FORMALE del Comune di Seregno.
Unico dato certo è che il sovrappasso, se verrà realizzato così come e dove progettato, potrà essere usufruito da un numero irrilevante di cittadini e divenire un ulteriore cattedrale nel deserto, alla faccia della crisi economica, della eliminazione degli sprechi e della buona amministrazione.

SICUREZZA STRADALE INCROCIO VIE TOSELLI-EDISON-ORIANI-MEUCCI

Il Comitato in sintonia con quanto richiesto dai residenti in zona e fruitori del pericoloso incrocio, ha richiesto all’Amministrazione Comunale che gli interessati venissero informati insieme al Comitato, in caso di non realizzazione di una logica rotatoria, delle eventuali ipotesi alternative. Purtroppo ciò non è avvenuto, ma l’Amministrazione Comunale  ha pensato di risolvere il problema con una modifica della circolazione molto discutibile, con segnaletica inadeguata , non facilmente rispettabile e poco razionale.

Risulta evidente che l’Amministrazione Comunale non è in grado, purtroppo, di intervenire con il dovuto peso di rappresentanza della seconda città della Provincia di Monza e Brianza nella tutela dei propri cittadini.
Non è altresì attenta ai problemi dei cittadini anche quando questi non sono di difficile soluzione e non sono onerosi.

Il Comitato, la cosa è certa,  ed i cittadini del quartiere non cesseranno di incalzare l’Amministrazione Comunale perché faccia il suo dovere.

Partito un nuovo cantiere all'interno del Parco Brianza Centrale

 

Riceviamo e pubblichiamo la seguente segnalazione:

Nei giorni scorsi è partito un nuovo cantiere all'interno del Plis Brianza Centrale, in via Saronno a Seregno.
Si presume che sia per il soprappasso inutile sulla ferrovia nord e su via Saronno.
Non c'è neppure un cartello come la normativa prevede. Venerdì 29 giugno alle ore 16 c'erano 3 operai seduti che aspettavano ordini su cosa fare.


Le opere sulla linea ferroviaria (vedi foto sotto) si presume siano per le barriere fonoassorbenti di cui nessuno ha mai visto niente (ne avevamo già parlato in questo post).

L'assessore si "lustra" dichiarando, quasi fosse suo merito, di ampliare i parchi ma non da informazioni, spiegazioni, riferimenti, disegni di nessun tipo neppure ai cittadini ed ai comitati che lo hanno richiesto.


Saluti
G. C.

 
 

Salviamo la Riserva Naturale di Pian di Spagna



Caro birdwatcher, amante della natura, cittadino italiano ed europeo,
un grave pericolo incombe sulla riserva del Pian di Spagna!
Una delle aree umide più importanti d'Italia, una delle poche rive del  Lago di Como ancora libere da urbanizzazioni, potrebbe subire un danno  irreparabile!

A soli 150 metri dalla riva del lago di Como, sui campi di foraggio  fra l'Adda e il canale Borgofrancone, il comune di Gera Lario ha  concesso il permesso di costruire una casa colonica di 600 mq  con  annesse serre e uno spaccio aziendale.

Tutto ciò accade in una Riserva Regionale, in un'area umida  tutelata dalla Convenzione Ramsar, in una Z.P.S. - Zona di Protezione Speciale  secondo la direttiva europea "Uccelli", in un S.I.C. - Sito di  Importanza Comunitaria secondo la direttiva "Habitat" e per finire in  un'area definita a rischio di esondazione dal PAI - Piano di Assetto Idrogeologico della Regione Lombardia!

Burocrazie farraginose hanno rallentato o impedito la variante del  piano di gestione della riserva che già dal 2005 avrebbe reso l'area  inedificabile!

Le associazioni ambientaliste Legambiente, WWF e  C.R.O.S.stanno sollecitando ad intervenire tutti  gli organi amministrativi, oltre ad aver avviato la procedura di  RICORSO AL TAR.

Cosa puoi fare tu? manda una mail con la cartolina in allegato (salvare l'immagine cliccando con il tasto destro) al  comune di Gera Lario e alla riserva Pian di Spagna con oggetto NO AL  CEMENTO AL PIAN DI SPAGNA.

Ecco gli indirizzi e-mail:

COMUNE DI GERA LARIO
tributi@comune.geralario.co.it
segretario@comune.geralario.co.it

RISERVA PIAN DI SPAGNA
info@piandispagna.it

venerdì 29 giugno 2012

I giovani, i voli e gli spazi sociali: performance ad Agliate


C.C.A .INVITA
Venerdì 29 giugno 2012
ore 20.45 ad Agliate, via Dell'Isola
c/o capannone laboratorio Befana

alla performance di INSIEME per INTERAGIRE
con una RICERCA ESPRESSIVA di Aurora Vettori
 
“I GIOVANI , I VOLI e GLI SPAZI SOCIALI per la loro espressività e creatività”

Interverranno l’autrice Aurora Vettori, E. Mason, Aldo Sangalli, …...

Seguirà momento di convivialità

mercoledì 27 giugno 2012

Una buona notizia per la Brianza Centrale


Arriva il “Super Parco”: 1600 ettari. 
Raccordo tra Seregno e il milanese

tratto da MB News

Grugnotorto e Brianza Centrale, due parchi di interesse sovracomunale (Plis), insieme ad alcuni comuni brianzoli e milanesi per il "Super Parco" da 1600 ettari che collegherà Cusano Milanino a Seregno, con il sogno del riconoscimento di Parco Regionale. È il protocollo siglato oggi, martedì 26 giugno, a Varedo, nella prestigiosa cornice di Villa Bagatti, dai vertici dei due Plis e dai sindaci dei comuni di Desio, Varedo e Seregno, i quali si impegnano, in sostanza, a salvaguardare le aree verdi rimaste e tutelarle da urbanizzazione e degrado.
Della partita anche i comuni di Paderno Dugnano, Cusano Milanino, Nova Milanese e Bovisio Masciago.

Un'intesa, hanno ribadito in coro i tre primi cittadini, Roberto Corti (Desio), Giacinto Mariani (Seregno) e Diego Marzorati (Varedo), che «non ha colore politico e che è stata perseguita con forza e volontà da anni. Un'operazione lungimirante per il futuro». Il sogno, come specificato, è quello di ottenere il riconoscimento di Parco Regionale, che andrebbe a consolidare maggiormente la tutela del verde e delle aree boschive in una delle zone più urbanizzate d'Italia.

Un sogno che ha buone possibilità di realizzarsi, una nuova legge, infatti, ammette l'approvazione di Parco Regionale qualora due o più Plis si accorpino. «Ci aggrapperemo con forza a questa norma, – commentano i vertici di Grugnotorto e Brianza Centrale – si tratterebbe di una nomina molto importante per il territorio».


Commento

Una buona notizia...
speriamo che, per davvero (sottolineiamo per davvero), da ora in avanti, tutti questi volenterosi comuni non siano più intenzionati a consumare altro suolo libero: il bene comune più prezioso della Brianza Centrale e del nord Milano...

... all'appello mancano ancora:
  • ad est della SS36: Albiate, Biassono, Carate Brianza, Lissone, Macherio e Sovico 
  • ad ovest della SS36: Cabiate, Cesano Maderno, Giussano, Mariano Comense, Meda, Seveso e Verano Brianza

La Valle di Brenna e l'Oratorio di Sant'Adriano


DOMENICA 1° LUGLIO 2012 è prevista l' 11° escursione nella Brughiera all'interno del programma "Le Stagioni del Parco 2012" organizzata dalla "Pro Loco di Carugo" e dall'associazione "Amici dell'Arte" di Lentate sul Seveso.

Si percorreranno la Valle di Brenna attraversando le zone boscate abbinando all'escursione naturalistica anche la scoperta di aspetti storico-artistici molto importanti per il territorio della brughiera con la visita guidata all' Oratorio di Sant'Adriano, edificio religioso in stile romanico risalente al XI - XII secolo.


domenica 24 giugno 2012

La storia sismica della Brianza

Per comprendere meglio le possibilità di eventi sismici in Brianza riportiamo di seguito il capitolo relativo alla sismicità contenuto nelle "Note illustrative della Carta Geologica d'Italia - Foglio 096 Seregno" 

L’area compresa nel Foglio Seregno è caratterizzata da bassa sismicità. La sismicità della porzione lombarda della Pianura Padana è infatti caratterizzata da pochi terremoti di magnitudo da media a bassa, localizzati principalmente lungo il margine delle Alpi tra i laghi di Garda e Iseo, mentre più a ovest gli eventi si presentano più sparsi. In generale si osserva una diminuzione sia dell’energia rilasciata sia del numero di terremoti da est verso ovest, con la quasi assenza di terremoti a ovest di Milano. Nell’area del Foglio il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani non riporta alcun terremoto con magnitudo momento Mw ≥ 4.5 e/o intensità epicentrale Io ≥ 5, nell’intervallo temporale 1000-2002.

Anche la sismicità strumentale (1981-2006) è pressoché assente: il Catalogo Strumentale CSI 1.1 e il Bollettino Strumentale INGV riportano solamente tre eventi con epicentro localizzato all’interno dell’area del Foglio e con magnitudo locale ML inferiore a 2.5 (Fig. 9).

Gli unici terremoti con Mw ≥ 5.0 localizzati da CPTI04 nelle vicinanze dell’area compresa nel Foglio (Fig. 9) sono quelli del 26 novembre 1396 (Maw 5.37 ± 0.30) e del 9 febbraio 1979 (Maw 5.03 ± 0.18).

Il terremoto del 1396 è noto solamente attraverso la cronaca (1337-1517) della famiglia Mezzotti di Monza, pubblicata nel 1840. Sulla base di questa unica fonte che riporta danni ad alcune case di Monza vari studi assegnano un’intensità di 7- 8 MCS alla città. La localizzazione dell’epicentro di CPTI04, ottenuta da questo unico dato di intensità, è da ritenersi molto incerta.

Il terremoto del 9 febbraio 1979 è localizzato da CPTI04 qualche km a est di Vimercate. Secondo GUIDOBONI et alii (2007), i risentimenti di questo terremoto non hanno superato I 6 MCS, assegnata a 9 località a est dell’Adda e ha avuto effetti classificati come I 5-6 MCS a Besana in Brianza e I 5 MCS a Cantù, Seregno, Desio e Monticello Brianza.

Più in generale, secondo i dati contenuti nel Database Macrosismico Italiano 2004 i risentimenti nelle località situate nell’area del Foglio non superano I 5 MCS, riportata solamente a Biassono in seguito al terremoto del 20 novembre 1991.

Altri risentimenti sono dovuti a terremoti con epicentro localizzato lontano dall’area in oggetto.

Inoltre, le storie sismiche di queste località sono disponibili a partire dal terremoto del 1887 della Liguria Occidentale, che ebbe una vasta area di risentimento in tutta l’Italia settentrionale.

La storia sismica di Monza (Tab.8; Fig. 10) pur cominciando nel 1276, conferma che i risentimenti sono sempre al di sotto della soglia del danno, ad eccezione del sopra citato terremoto del 1396 e del terremoto del 1951 del Lodigiano (I 6 MCS), e sono conseguenza di terremoti con epicentro lontano, ma anche di magnitudo non elevata.
Tabella 8 - storia sismica di Monza
Figura 10 - storia sismica di Monza

Aggiornamento 31/10/2016

Lo scorso 10 aprile 2016 è entrata in vigore la nuova zonazione sismica (DGR n. 2129 dell’11 luglio 2014) e la L.R. n. 33/2015.


I comuni della Brianza risultano inseriti nelle zone 3 (bassa sismicità - nella mappa fondo rosa) e 4 (sismicità molto bassa - nella mappa fondo bianco).

In Lombardia non ci sono comuni lombardi inseriti nella zona 1 (la più pericolosa) mentre sono 57 quelli inseriti nella zona 2 (alta sismicità), 1.028 i comuni inseriti nella zona 3. I restanti 446 comuni sono stati inseriti in zona 4. 


La nuova normativa prevede:
  • trasferimento ai comuni delle competenze in materia di opere o costruzioni e vigilanza in zone sismiche, per le opere ricadenti sul loro territorio;
  • per i comuni in zona sismica 2 (alta sismicità): obbligo dell’autorizzazione preventiva all’avvio dei lavori;                                             
  • per i comuni in zona 3 e 4 (sismicità bassa e molto bassa): obbligo del deposito della documentazione relativa al progetto prima dell’avvio dei lavori;
  • attività di controllo sistematico degli interventi relativi a opere o edifici pubblici o, in genere, edifici destinati a servizi pubblici essenziali, ovvero progetti relativi ad opere comunque di particolare rilevanza sociale o destinate allo svolgimento di attività, che possono risultare, in caso di evento sismico, pericolose per la collettività;
  • attività di controllo su tutti gli altri tipi di edifici in tutte le zone sismiche.

venerdì 22 giugno 2012

Tutti in classe A


Molti degli edifici dove viviamo e lavoriamo sono costruiti senza un adeguato isolamento termico: delle "groviere" responsabili di una grossa fetta dei consumi energetici italiani e delle emissioni di gas serra.

Tra il 2000 e il 2010 i consumi legati all’edilizia sono quelli maggiormente cresciuti in italia e rappresentano complessivamente circa il 53% dei consumi elettrici e il 35% di quelli energetici totali. Diventa dunque importantissimo intervenire nel settore edilizio, se si vuole invertire questa situazione e ridurre le emissioni di co2.

Nel rapporto di Legambiente, Tutti in classe A, l'analisi termografica del patrimonio italiano, il punto sul quadro normativo, le proposte.

lunedì 18 giugno 2012

Desio e Seregno: approvato il protocollo d'intesa per la realizzazione di un unico grande parco della Brianza centrale

Desio - viale alberato in zona San Giuseppe

Lo scorso mese di maggio le Giunte Comunali di Desio e Seregno hanno approvato il protocollo d'intesa per la realizzazione di un grande parco che, attraverso Desio, possa unire il PLIS Brianza Centrale al PLIS Grugnotorto Villoresi.

Si tratta della prima tappa di un lungo percorso che speriamo possa vedere, in un prossimo futuro, aggiungersi a questo percorso anche i Comuni avevano sottoscritto il protocollo d'intesa per la realizzazione del Parco Alma Solis (Albiate, Macherio, Sovico e Lissone).

Delibera Plis Desio - Seregno

sabato 16 giugno 2012

Il paesaggio della Brianza nella matita e le parole di Alessandro Greppi



L’idea della mostra del Fondo Greppi 2012 nasce dalla volontà di valorizzare il paesaggio della Brianza, facendosi guidare dalla matita e dalle parole di Alessandro Greppi, lungo i sentieri da lui percorsi e ancora oggi riconoscibili nonostante l’evoluzione del territorio: è una Brianza da riscoprire con lentezza, a piedi, per cogliere appieno l’anima segreta di questa terra e approdare a luoghi familiari da vivere però attraverso uno sguardo nuovo.

Diverse iniziative collaterali arricchiscono l’esperienza del percorso espositivo, proponendo rimandi e suggestioni al territorio: visite guidate ed eccezionali eventi inediti che hanno come protagonista il ritmo lento e profondo delle passeggiate, dall’alto palcoscenico di Villa Greppi alle morbide ondulazioni della Brianza.

Apertura dal 17 giugno al 22 luglio 2012

INAUGURAZIONE
sabato 16 giugno ore 17.00, nell'ambito della Giornata della Musica, organizzata dalla Civica Scola di Musica del Consorzio Brianteo Villa Greppi

ORARI DI APERTURA

Tutte le domeniche dalle 14.30 alle 18-30
INGRESSO 3,00 € cad

Nell’ambito dell’ apertura della mostra del Fondo Greppi:

VISITE GUIDATE SUI SENTIERI DI ALESSANDRO
- Domenica 1 luglio
A piedi all’interno del Parco del Curone toccando i nuclei rurali di Galbusera Bianca, Galbusera Nera; visita alla cantina dell'Azienda Agricola La Costa.
Ritrovo ore 16.00 a Monte di Rovagnate (parrocchiale). Durata 3 ore circa. 

- Domenica 22 luglio
Attraverso sentieri del Parco della Valletta, da Villa Greppi alla cascina Ca’ nova di Monticello negli antichi fondi agricoli di proprietà dei Greppi.
Ritrovo ore 16.00 a Villa Greppi. Durata 3 ore circa.

EVENTI
Approdare come? Parliamo di Slow Travel in Brianza
Presentazione del progetto Sei in Brianza promosso dalle Pro Loco
Domenica 22 luglio, Granaio di Villa Greppi, ore 19.00.
Abitiamo la possibilità… Ascoltare il paesaggio con Gaetano Orazio.
Il parco di Villa Greppi si trasforma in atelier all’aperto per grandi e piccini. A piedi nel giardino dei Greppi con l’artista Gaetano Orazio tra suggestioni di poesia, colori e musica.
Sabato 23 giugno, Villa Greppi, ore 18.00. 

Le iniziative correlate alla mostra sono a ingresso libero

INFORMAZIONI

BRIGcoop
tel. 3280314389, brigcoop@brig.it, www.brig.it

giovedì 14 giugno 2012

Dall'Acquanegra all'Oasi WWF Torbiere di Bassone



DOMENICA 17 GIUGNO 2012 è prevista la 10° escursione del programma "Le Stagioni del Parco 2012" organizzata dall' associazione "LA PUSKA" di Lentate s/S in collaborazione con il WWF "Oasi Torbiere del Bassone".

L'Oasi Torbiere del Bassone di Albate si trova all'interno di un Sito d'Importanza Comunitaria nei comuni di Casnate con Bernate, Serra Comasco e Como. L'area si estende per circa 90 ettari di torbiera, tipico paesaggio nordico dove possono essere osservati più di un centinaio di specie di uccelli.

Ritrovo ore 8.00 alla stazione FS di Camnago-Lentate sul Seveso (MB). Trasferimento in treno fino a Cucciago (Biglietto a carico dei partecipanti).

Percorso su sentieri segnalati di circa 10 km. Sosta all’Oasi del Bassone con visita guidata e pranzo al sacco (a carico dei partecipanti) presso la sede del WWF.

Durata 6 ore compreso pranzo.

Scarpe idonee per escursionismo.
Assicurazioni a carico dei partecipanti.
Chi non desidera pranzare può rientrare autonomamente verificando con gli organizzatori il tragitto di rientro e gli orari dei treni a Cucciago.

Informazioni ed iscrizioni: Giuseppe - tel. 349.2981983 www.lapuska.com - info@lapuska.com

La testimone velata a Paina di Giussano


L'atelier d'arte  che  ha preso il nome di LA TESTIMONE VELATA  ha lo scopo di fare da testimonial  all'opera  dell'artista  CARLO BRENNA, noto affreschista.

Lo spazio sorge in un vecchio cortile , rimasto assolutamente rurale  nel centro storico di Paina,   che ho voluto valorizzare  con gli affreschi  dell'artista.

La sera  di venerdi' 15 giugno alle ore 20,30  verrà inaugurata una  vecchia  stanza che è adiacente alla galleria, mantenuta volutamente  come era 100 anni fa  ma resa  contemporanea in quanto l'artista  ne
ha affrescato tutte le pareti.

Info:
Mariani Isarella tel. 0362 862101
facebook  la testimone velata
www.carlobrenna.it

mercoledì 13 giugno 2012

Seregno: la casetta dell'acqua si farà!

In merito al post sulla casa dell'acqua a Seregno (leggi qui) riceviamo da C. Brambilla la seguente risposta che ha ricevuto dall'Assessore F. Sambruni - che ringraziamo -  e che volentieri pubblichiamo.

Buongiorno Sig. Brambilla, la casetta dell'acqua non è caduta nel dimenticatoio, e anzi le confermo che la farò.

L'area dove collocarla è stata individuata da tempo; e sarebbe già stata fatta se non fosse uscito un bando a cui abbiamo partecipato.

Infatti avevo preso accordi precisi con una partecipata del Comune di Seregno, che si era impegnata a coprirne i costi installazione e non manutenzione, opere accessorie, allacciamenti ecc. ecc.; era persino stato scelto il modello.

Il bando cui abbiamo partecipato co-finanzia pesantemente l'operazione, e siamo in attesa che ci dicano qualcosa. Visti i tempi non felici, e la necessaria scelta di priorità, ho pensato che valesse la pena aspettare ancora un pò, e vedere se si riesce ad essere co-finanziati.

Di tutto questo ho relazionato la Commissione Ambiente e Territorio credo 3 settimane fa.

Distinti saluti
Assessore Flavio Sambruni

Lomazzo: Quorum zero e Più Democrazia


 
Dario Rinco, Coordinatore del Comitato referendario nazionale
Ezio Prandini, Presidente di Immagina Lomazzo


L'associazione Immagina Lomazzo ha depositato, presso il protocollo del Comune, la documentazione per promuovere una raccolta di firme per l’eliminazione del quorum, previsto nel regolamento comunale per la consultazione dei cittadini.

Il  2 giugno scorso, giornata nazionale di raccolta delle firme in sostegno della campagna “Quorum zero e Più Democrazia”, ha coinvolto migliaia di persone in tutta Italia ed è stata positiva anche per il comitato locale.

A Lomazzo si discute anche di riaprire i lavori sul REGOLAMENTO ATTUATIVO del referendum comunale, da più parti ritenuto inadeguato all'obiettivo che lo doveva indirizzare: la reale partecipazione dei cittadini.

Inoltre, si vorrebbero introdurre anche altri strumenti di “democrazia avanzata”, quali il PGT PARTECIPATO ed il BILANCIO PARTECIPATIVO.  Il maggiore coinvolgimento dei cittadini è ormai irrinunciabile nelle moderne democrazie, anche per i vantaggi economici che comporta: questioni come l'ammodernamento della stazione di Lomazzo (tanto per fare un esempio che ha scaldato le cronache recenti), potrebbero essere facilmente risolte proprio consultando i cittadini e chiamandoli a condividere le eventuali spese che la soluzione potrebbe comportare.

“Quorum Zero” è una proposta di legge popolare, fatta cioè da cittadini, che ha come obiettivo l’eliminazione del quorum dai referendum e l’introduzione di strumenti di democrazia diretta in Italia (a Lomazzo, in particolare, si chiede di modificare il  restrittivo regolamento attuativo del referendum comunale, di introdurre il bilancio partecipativo ed il PGT partecipato).
Sarà possibile firmare anche il 18 giugno 2012. Il calendario completo con i luoghi della raccolta sarà consultabile sul sito dell'associazione: www.immaginalomazzo.org

Argomentazioni per la richiesta di referendum abrogativo del quorum di partecipazione nei referendum:

Il “quorum” della partecipazione del 50%+1 degli aventi diritto al voto per la validità del referendum, snatura il concetto di Democrazia che si basa sul governo diretto della maggioranza dei Cittadini sovrani e responsabili, che partecipano su un piano di parità alle scelte di governo (Autogoverno) e non sui non partecipanti, essendo il Comune di Lomazzo una ASSOCIAZIONE DI CITTADINI SOVRANI. Il quorum del 50%+1 è chiaramente indicativo della volontà dei partiti di porre ostacoli ingiustificati all’accertamento della volontà della maggioranza dei Cittadini sovrani e responsabili che intendono partecipare al governo della Comunità, in quanto ASSOCIAZIONE giuridica volontaria, e non feudo di partiti. Il quorum per la validità delle consultazioni, del resto, non esiste per l’elezione del sindaco e dei consiglieri comunali, né per le elezioni politiche o amministrative. Questo dimostra che quando si tratta di partiti e non di cittadini, si può governare con percentuali di consenso inferiori al 50% degli aventi diritto al voto. Pretendere quindi un’affluenza del 50% + 1 dei votanti, affinché la consultazione referendaria possa considerarsi valida, equivale a conferire un ingiustificato potere giuridico ai non partecipanti al referendum stesso, il che, come dovrebbe essere noto ad ognuno, è il contrario dello spirito della Democrazia ed una palese violazione del libero esercizio di un diritto naturale costituzionalmente sancito dalla Costituzione che recita : “La Sovranità appartiene al popolo….”.

E’ necessario considerare che l’elettorato, prendendo coscienza che una piccola minoranza potrebbe incidere su deliberazioni importanti che lo riguardano, con molta probabilità si guarderebbe bene dal disertare le urne e diventerebbe maggiormente responsabile delle scelte compiute nell’interesse della collettività.

In Democrazia il voto non è la firma di una cambiale in bianco da parte degli aventi diritto nei confronti dei rappresentanti per la durata della legislatura, ma un mandato revocabile di rappresentanza in cui i Cittadini riservano per sé un potere maggiore di quello che conferiscono agli eletti (contratto politico o di federazione). Considerato poi che i cittadini eleggono, e pagano, un Sindaco e relativi Assessori e Consiglieri comunali per delegare loro alcune decisioni, costoro non possono arrogarsi il potere di deliberare anche quando gli elettori, attraverso il referendum, intendono decidere da sé.
Infatti, se un referendum è abrogativo o consultivo o propositivo lascia successivamente il dibattito e la conseguente votazione al Consiglio, questo, come ampiamente dimostrato a livello nazionale, può anche deliberare in senso opposto al risultato del referendum, violando la Sovranità popolare garantita dall’art. 1 comma 2 della Costituzione.
Ancor più importante: poiché i Cittadini che votano un referendum si trasformano, per quel progetto ed in quel momento, in legislatori (Democrazia = governo del popolo), può esserci qualcun altro che dibatte e delibera, dopo di loro, su quell’argomento?

Va infine rilevato che, ratificando obbligatoriamente i consiglieri il risultato del referendum, formalmente la decisione è loro. Non si contravviene quindi a nessun dettame di legge. Soprattutto è fatto salvo anche il principio di “rappresentatività” così caro all’attuale ordinamento. Infatti, quale migliore modo di deliberare da parte dei rappresentanti dell’elettorato, se non in sintonia con quanto ha espresso la maggioranza del corpo elettorale.

E’ interessante notare che per la validità dei referendum costituzionali non è stata subordinata, dai padri costituenti, a nessun quorum di partecipazione, vale a dire che contano i “SI’” e i “NO” a prescindere dalla validità dei votanti. Contano, come è giusto che sia, solo i cittadini che si sono informati, che hanno dedicato tempo ed energie a comprendere il testo che viene loro sottoposto e che decidono di andare a votare. Il premio che gli elettori informati e consapevoli ottengono è che il loro voto non può essere sconfitto dall’astensionismo, più o meno furbesco, di elettori disinteressati, apatici, indifferenti oppure opportunisti, che contano sull’astensionismo fisiologico di chi, per varie ragioni, non può e non riesce a esprimere il suo voto.

E’ evidente che gli oppositori di un qualsiasi quesito referendario  hanno gioco facile. E’ loro sufficiente invitare gli elettori all’astensione e, con un tasso abituale di astensionismo che è intorno al 25%, basta convincere poco più di un altro 25% degli elettori a non recarsi alle urne per impedire il conseguimento del quorum. In questo modo gli elettori astensionisti espropriano gli elettori partecipanti e condannano il referendum all’irrilevanza politica con conseguenze complessivamente negative per la democrazia. Un referendum con un quorum è da ritenersi uno strumento spuntato la cui sostanziale inutilizzabilità impoverisce la democrazia. L’ultimo referendum del 1° aprile 2012 a Cusano Milanino, dove sindaco e consiglieri di maggioranza invitavano i cittadini all’astensione, ne è un esempio.
In Italia esistono decine di comuni che da anni hanno adeguato il proprio statuto comunale azzerando il quorum per i referendum (il primo è stato Ortisei (Bolzano) nel 2006) o che prevedono un quorum basso (ad esempio come a Caronno Pertusella (Varese) 10%) . Il 20 gennaio 2012 il comune di Sassello (Savona) si è aggiunto a questa lista togliendo il quorum dai referendum.

Informazioni e/o chiarimenti scrivere a info@immaginalomazzo.it

Pedaliamo insieme fino a Seregno


Domenica 17 giugno 2012 l'associazione eQUIbici organizza "Pedaliamo insieme fino a Seregno"

Ritrovo alle ore 10.00 in P.zza IV Novembre davanti alla Biblioteca di Lissone

Percorso adatto a tutti  di  circa 20 km andata/ritorno

Rientro previsto per le 12.30

Per i non soci eQUIbici è richiesto un contributo di 1 € per R.C.

Ad un anno dai Referendum: vogliamo l’acqua pubblica in tutta la Lombardia!


di Roberto Fumagalli, referente regionale Lombardia Referendum Acqua
 
Esattamente un anno fa, il 13 giugno 2011, si festeggiava la straordinaria vittoria dei due Referendum nazionali sull’Acqua, coi quali la maggioranza (ben 27 milioni) degli Italiani ha chiesto che l’acqua sia considerata un bene comune, non privatizzabile, gestito secondo criteri di solidarietà e pertanto fuori dalle logiche del mercato e del profitto.

Ma ad un anno di distanza, l’acqua è ancora sotto l’attacco dei privatizzatori. Già ad agosto 2011, a soli due mesi dalla vittoria referendaria, il governo Berlusconi (sostenuto da Pdl e Lega, con l’opposizione di Pd e Udc) aveva tentato una manovra, solo in parte rientrata, per obbligare i comuni a mettere sul mercato, ovvero a privatizzare, la aziende di gestione dei servizi pubblici locali, tra cui l’acqua. Ma la sferzata pro-mercato si intensifica ora col governo Monti (sorretto da una diversa maggioranza composta da Pdl, Pd e Udc, con la Lega schierata all’opposizione) che, col pretesto dello “sviluppo” per uscire dalla pesante crisi economica, sta conducendo una pressante campagna politica e giuridica per la liberalizzazione dei servizi pubblici, col rischio che anche la gestione dell’acqua venga affidata al mercato e ai privati.

I cittadini e i Comitati per l’acqua pubblica di tutta Italia non hanno mai smesso di lottare strenuamente contro queste nuove ondate di privatizzazioni. Sabato 2 giugno, decine di migliaia di persone hanno sfilato a Roma davanti ai palazzi del potere per chiedere il rispetto dei referendum, ovvero una gestione pubblica e partecipata dell’acqua e dei servizi primari.

Nel frattempo il compito di attuare i referendum è delegato ai Sindaci, che dovrebbero introdurre gestioni totalmente pubbliche dei servizi idrici, applicando tariffe che escludano profitti per i gestori degli acquedotti. Ma spesso gli stessi primi cittadini si rendono “complici” della privatizzazione: col paradosso del pedissequo rispetto delle leggi, i Sindaci finiscono per avallare le ricette liberiste dei governi (Berlusconi o Monti, pari sono), ma nel contempo non rispettano il volere che la maggioranza degli Italiani ha espresso col voto ai referendum!

È quello che rischia di succedere anche nelle principali città del Nord Italia, i cui Sindaci (tutti di centro-sinistra) stanno ipotizzando la cosiddetta Multiutility del Nord, che si formerebbe dalla fusione delle ex municipalizzate di Milano e Brescia (A2A), di Torino, Genova e dell’Emilia (Iren), di Bologna (Hera). Una maxi azienda da quotare in Borsa, che trascinerebbe nella speculazione finanziaria anche la gestione dell’acqua di città lombarde, legate ad A2A, come Brescia, Varese, Como, Lecco, Sondrio, Bergamo, Monza. Alla faccia dei referendum!

A complicare le cose in Lombardia vi è l’attuale quadro normativo e la totale inerzia della giunta Formigoni: nella nostra Regione occorre modificare al più presto la legge regionale (approvata nel 2010, ovvero prima del referendum), che ancora prevede la privatizzazione. I Comitati acqua della Lombardia, che avevano fortemente contestato la norma voluta dalla giunta Formigoni, poche settimana fa sono ritornati alla carica, consegnando ai Consiglieri regionali un Appello (sottoscritto da centinaia tra sindaci, assessori e consiglieri comunali, associazioni) in cui si chiede di modificare la legge regionale, riattribuendo ai Comuni la titolarità sui servizi idrici e introducendo una gestione pubblica e partecipata degli acquedotti.

In definitiva, ad un anno di distanza da quel 13 giugno 2011, la politica fa esattamente il contrario di quanto votato coi referendum, dimostrandosi sempre più lontana dai desiderata dei cittadini.
Dalla pesante crisi economica si esce anche con un efficiente governo pubblico dei beni comuni, da contrapporre ai disastri del libero marcato.

In Lombardia, così come in tutta Italia, è tempo che l’acqua venga sottratta alle logiche del mercato e del profitto, scongiurando la privatizzazione e prevedendo una gestione pubblica ed efficiente dei servizi idrici.

Le info sui Referendum Acqua sono aggiornati sui seguenti siti:

- www.acquabenecomune.org

- www.contrattoacqua.it

martedì 12 giugno 2012

Escursione nel Parco Agricolo della Valletta

Il parco ha una vocazione agricola, sebbene anche qui questa attività sembra resistere a fatica.

Il giorno 10 giugno si è svolta la nona escursione promossa dal Comitato per il Parco Regionale della Brughiera e organizzata dall'Associazione Amici della Valletta.

Il Parco agricolo “La Valletta”, istituito nel 2003 e ampliato nel 2007 collega due aree protette importanti: il Parco del Lambro ad ovest e il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, ad est.

Accolti da Licia a Cremella si attraversa il borgo verso la zona nord del PLIS. Si superano le bevere, oggi in piena, e si visitano alcune cascine, una delle quali pratica agricoltura biologica. Si cammina per boschi, campi coltivati e si costeggiano zone umide, piccole ma preziose per la biodiversità. Il parco è munito di ottima cartellonistica che ne illustra i vari aspetti.

Si raggiunge Barzanò dove si visita la zona del Castello, posta su una altura che comprende l’oratorio di San Salvatore e il parco privato di una villa che include la torre di Sigfrido, normalmente non visitabile. La nostra guida ne illustra gli aspetti storici e artistici. Tornati a Cremella si trova il tempo per il sopralluogo a una cascina che conserva dei rustici dipinti, uno dei dedicato a San Giobbe, protettore dei bachicoltori.

Di seguito alcune immagini della bella escursione.


Licia Kalcich, coordinatrice delle attività di educazione ambientale dell’Associazione amici della Valletta accoglie la quindicina di coraggiosi visitatori che hanno osato sfidare il tempo minaccioso.

La via corre alta e la visione del Montorfano lascia ben intendere l’origine del suo nome. L’orografia brianzola, tracciata dalle glaciazioni, qui appare irregolare: i torrenti locali, le bevere, scendono al Lambro, ma a tratti e tortuosamente verso nord ovest.

Ci si inoltra nella zona del Parco. L’area dove sorgeva un allevamento di visoni da pelliccia non è protetta e presto potrebbero sorgere delle costruzioni. Alcuni visoni sfuggiti si sono naturalizzati.

Nella flora locale oltre alle robinie anche castagni, farnie e frassini. Qualche gelso nei campi testimonia l’antica produzione della seta.

Uno fra i diversi laghetti incontrati. La vegetazione comprende carici e ontani. La fauna è molto varia come si legge in un dei cartelloni del parco.

La pioggia della notte ha gonfiato ogni corso d’acqua. Ci si deve ingegnare per guadare questo rigagnolo.

Un affresco di impronta bizantina ricopre la volta dell’oratorio di San Salvatore. Siamo in via Castello, su una altura nel cuore di Barzanò.

Nella cripta dell’oratorio. La nostra guida, esperta di storia dell’arte, ricostruisce le vicende del luogo, nonostante la scarsità delle fonti.

Il parco è dotato di cartelloni tematici predisposti dagli “Amici della Valletta"

lunedì 11 giugno 2012

La Casa dell'Acqua, anche a Seregno?


Riceviamo e pubblichiamo

Tante piccole casette sono spuntante come funghi negli ultimi anni in vari comuni lombardi e dell'hinterland milanese. Alcune sono in legno, altre in muratura. Ma cosa sono? Sono le case dell'acqua, ossia piccoli chiostri la cui forma ricorda una casina lombarda con porticato di circa 30/40 metri quadrati e proprio sotto il porticato sono collocate dei rubinetti dove è possibile attingere acqua (frizzante o liscia) che arriva direttamente dall'acquedotto comunale. L'acqua è a disposizione di tutti i cittadini quale alternativa a quella in bottiglia, costosa ed altamente impattante dal punto di vista ambientale (trasporto, plastica, carta...).

In un periodo di crisi economica, dove il consumo critico e sostenibile sta prendendo la rivincita sugli stili di vita consumistici, la casa dell'acqua è un'ottima risposta per le tasche della cittadinanza e dell'ambiente.
La strada è stata percorsa già da alcuni comuni del nord Milano: Macherio, Molteno, Brugherio, Sesto s.giovanni, Bresso, Paderno.

Perchè non proporla anche a Seregno?


Già nel lontano luglio 2008 il Sindaco Mariani aveva espresso la volontà di approfondire il tema (cliccare qui). Ulteriormente in un incontro di quartiere nel 2010 sempre lo stesso Mariani aveva ribadito l'esistenza di un progetto che coinvolgesse Brianza Acque. Addirittura pare fosse stata individuata l'area dove dislocare la casetta (Largo degli Alpini, nella foto in alto).

Purtroppo sono passati alcuni anni ma a Seregno di casa dell'acqua non c'è traccia. Perchè non rilanciare l'idea? Perchè non aprire più case dell'acqua? Magari all'interno del Plis Brianza Centrale in prossimità delle zone a più alta frequentazione. Speriamo che questo articolo possa essere letto dall'amministrazione comunale come sprono a prendere definitivamente una decisione positiva sul tema.

Cordiali saluti.
Christian Brambilla

domenica 10 giugno 2012

Centinaia di persone abbracciano le Torrette di Macherio

Sabato 9 giugno 2012 diverse centinaia di persone si sono ritrovate per abbracciare le Torrette di Macherio.

La manifestazione organizzata dalle associazioni ambientaliste è stata arricchita da mostre, da una biciclettata lungo le strade vicinali della zona a cui hanno partecipato circa 60 persone , visite guidate all'Oratorio di Santa Margherita e una passeggiata naturalistica accompagnati da espertici botanici ed entomologi.

Un gruppo di bambini ha voluto omaggiare con un grosso cuore la chiesetta delle Torrette.

Insomma una bella festa che si è chiusa con lo slogan:

BASTA CEMENTO!
PIU' FRUMENTO!

Di seguito alcune foto della giornata.

Mostra sul consumo di suolo in Brianza
Alcuni piccoli cicloescursionisti
Animazione davanti alla chiesetta
I bambini disegnano il "grande cuore"
L'Oratorio di Santa Margherita alle Torrette
Lo striscione esposto durante l'evento
La chiesetta del Cuore
 



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L'Oratorio di Santa Margherita, il viale dei pioppi e le aree agricole e naturali delle Torrette a Macherio come LUOGO DEL CUORE per il Censimento FAI 2012
 

sabato 9 giugno 2012

Vota le Torrette e l'Oratorio di S. Margherita come luoghi del cuore della Brianza


Prende il via la sesta edizione del Censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI-Fondo Ambiente Italiano ,  per  la prima volta aperto ai cittadini di tutto il mondo, perché la bellezza non ha confini…

“Conosci la terra dove fioriscono i limoni?” scriveva Goethe rapito dalla bellezza del paesaggio italiano. È solo una delle tante prestigiose testimonianze di come il nostro Paese, con la sua storia millenaria e il suo straordinario patrimonio d’arte e natura, da secoli incanti l’animo di ogni viaggiatore, diventando spesso la “seconda patria” per ciascun cittadino del mondo.

Ed è proprio ai cittadini di ogni nazionalità, italiana o estera, che si rivolge la sesta edizione de “I Luoghi del Cuore”, il Censimento che invita a segnalare, fino al 31 ottobre 2012, il proprio luogo italiano del cuore, quel luogo unico, a cui ci si sente legati, che si vuole proteggere e tutelare per sempre.

La storia del Censimento insegna che i Luoghi del Cuore più votati, nelle precedenti edizioni, sono quelli attorno ai quali si genera un vero e proprio movimento civico, grazie anche all’azione di Comitati spontanei nati sul territorio, che coinvolge i cittadini attorno a un sogno comune, quello di contribuire in maniera concreta alla salvaguardia dei beni che più si amano.

Ancora di più quest’anno, quindi, sarà importante attivarsi, anche valicando i confini nazionali, per raccogliere più segnalazioni possibili: attraverso il sito dedicato www.iluoghidelcuore.it, le cartoline - che si trovano in tutte le filiali di Intesa Sanpaolo e le Banche del Gruppo, presso le Delegazioni e i Beni FAI sul territorio - fino alle raccolte firme spontanee che si potranno organizzare a fianco di Comitati e Associazioni locali.

Quante più persone si mobiliteranno spontaneamente per un luogo, tanto più il FAI potrà agire nel concreto per dare seguito alla segnalazione, sollecitando le Istituzioni locali e nazionali competenti affinché mettano a disposizione le forze necessarie per salvaguardarlo, o intervenendo direttamente, quando possibile, nel suo recupero.

Non perdere dunque l’opportunità di far conoscere a tutti il luogo italiano che più ami e di coinvolgere i tuoi amici. Perché la bellezza non ha confini ed è nostro dovere preservarla per sempre e per tutti.



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L'Oratorio di Santa Margherita, il viale dei pioppi e le aree agricole e naturali delle Torrette a Macherio come LUOGO DEL CUORE per il Censimento FAI 2012
 

Carate Brianza e Seregno unite dai capannoni


Riceviamo e pubblichiamo

In merito a ciò che state pubblicando sull'allargamento del Parco Brianza Centrale (vedi anche dichiarazioni dei sindaci di Carate e Seregno), vorrei invitarvi ad effettuare un'indagine (magari con foto) di alcune situazioni che si sono create recentemente in questi due comuni, dove a fronte di parole e promesse, sono sorti in breve tempo diversi edifici bruttissimi e inutili.

Cito gli esempi a me più noti:


- Carate Brianza: capannone futuro "Bricoman", iniziato a Gennaio e già in buona parte edificato. Un vero "scatolone" grigio e bruttissimo costruito su un campo di mais. Situato in Via Marengo. Era sicuramente possibile un'altra soluzione, magari insendiandosi al posto dell'edificio abbandonato dall'Area International, che già dallo scorso anno ha cessato la sua attività ed ora è soltanto l'ennesimo edificio "in vendita".

- Ancora Carate Brianza: capannone in costruzione da qualche mese in via Tommaso Grossi ang. Via della Valle. Da una ricerca sui giornali sembra destinato ad attività artigianali. L'edificio è stato costruito su uno dei pochi terreni vergini rimasti a Carate. Il prato era molto esteso ed era anche visivamente molto bello a mio avviso in quella zona. Ora sono stati innalzati pilastri molto alti per una struttura che a mio avviso difficilmente sarà davvero utile visto l'alto numero di capannoni inutilizzati a Carate e nei paesi limitrofi (vedi proprio Seregno).

- Seregno: negli ultimi due anni, quasi nascosti tra altri edifici già presenti, sul confine con la SS36 dal lato del paese di Seregno, sono aumentati a dismisura i capannoni costruiti, ora ben visibili proprio a ridosso della superstrada in più punti. Si tratta di scatoloni per la maggior parte vuoti da mesi se non anni che hanno riempito la visuale fino a creare un effetto soffocamento. In particolare segnalo un edificio venuto su in pochi mesi e ancora vuoto nei pressi dell'uscita di San Salvatore, che ha saturato l'unico fazzoletto verde rimasto in quei paraggi. Segnalo altri capannoni nei dintorni del ristorante "La Botte" nei pressi di Via Sardegna, anch'essi vuoti.


- Seregno: capannone commerciale sorto in pochi mesi e da altrettanto pochi sede di un centro "Euronics" se non sbaglio. E' sito in via Briantina e apre l'ingresso in Seregno arrivando da Carate. Si presenta come un mastodontico scatolone di colore rosa, brutto e ingombrante, che ha rovinato per sempre il viale di ingresso a Seregno un tempo circondato dal verde. Si poteva benissimo evitare inserendo la struttura commerciale in edifici vuoti presenti nello stesso paese o nei limitrofi.

Questi sono solo esempi per dire che fin'ora le promesse dei sindaci di questi comuni si sono rivelate solo chiacchiere, il che fa auspicare tutto fuorchè un'intesa "verde" per il futuro. Mi spiace di non avere a disposizione delle fotografie in quanto lavoro fuori dalla Brianza e quando passo ho sempre pochissimo tempo a disposizione. Spero che grazie alle mie indicazioni possiate voi fare ricerche più approfondite utili per tutti.

Spero che possiate pubblicare questo materiale in modo che possano girare il più possibile le notizie sui danni che stanno apportando al nostro territorio.

Con ringraziamenti.

Lorenzo


Multa di oltre 5.000 euro al cantiere Bricoman
tratto da Il Cittadino del 2 /6/2012

(a. br.) Scavi non autorizzati: multa al Bricoman. Nei giorni scorsi la Bricoman Italia, la società che sta costruendo un capannone di vendita commerciale all’ingrosso nell’area di via Marengo che affaccia sulla Valassina, è stata sanzionata dal Comune con uma supermulta da oltre cinquemila euro.
Il motivo? Mancato rispetto degli impegni della convenzione sottoscritta tra l’operatore privato e l’ente pubblico locale il 18 novembre 2011.
In particolare, a far scattare la sanzione, sono stati i movimenti di terra iniziati senza autorizzazione, prima della presentazione el della approvazione del progetto esecutivo, e senza aver comunicato al Comune chi fosse ad eseguire i lavori. Come previsto dalla convenzione, allora, il funzionario comunale responsabile del settore ha comminato una sanzione pari a 5.120 euro. Il Comune aveva comunicato all’operatore privato l’avvio del procedimento amministrativo, concedendo dieci giorni di tempo alla Bricoman per inviare a palazzo memorie scritte o documenti giustiñcativi. Passati dieci giorni, nel silenzio generale, è scattata la multa.

venerdì 8 giugno 2012

Una miriade di iniziative per salvare le Torrette

SALVIAMO LE TORRETTE

IL LUOGO DEL CUORE DI MACHERIO 
E DELLA BRIANZA

Programma della giornata

Prima parte

15 00   Ritrovo in via Cesare Battisti (Macherio) ed inizio della manifestazione

15 00   apertura Oratorio di Santa Margherita

15 00   apertura stand, mostre e raccolta firme

15 00   i pittori dipingono "en plain air" lungo il viale dei pioppi

15 05   apertura iscrizioni IN BICI PER IL PARCO

15 10   inizio del "TRUCCABIMBI" presso lo stand di Legambiente

15 30   partenza IN BICI PER IL PARCO  percorso di circa 7 km prevalentemente per strade vicinali, forestali e di campagna guidata dagli esperti di Equibici Lissone

15 40   inizio tavolo animazione per i più giovani del Gruppo LUCE

16 15   inizio gessata guidata dal Maestro Enrico Mason della Commissione Cultura Alternativa sul piazzale via Battisti

16 30   arrivo IN BICI PER IL PARCO

16 35   solo per i bimbi / inizio merenda equo solidale e filiera corta by Equigas Lissone e Bottega Equa e Solidale Macherio

16 45   parola artistica / animazione sul piazzale antistante chiesetta a cura della Commissione Cultura Alternativa

16 55   parola politica /  IL FORUM  sul piazzale antistante la chiesetta  

17 30   tutti insieme alla CAMMINATA NATURALISTICA condotta dalle nostre esperte guide lungo l'anello da via Edison al viale dei Pioppi, attraversando gli ultimi lembi di boschi della Brianza Centrale

18 00   per i meno avventurosi, ma desiderosi di cultura, Alessia Arienti conduce la visita guidata all'Oratorio di Santa Margherita

18 30   ancora tutti insieme per il finale: l'ABBRACCIO ALLE TORRETTE lungo il celebre viale dei pioppi

18.40   in conclusione della prima parte Alessia Arienti conduce la visita guidata all'Oratorio di Santa Margherita

19 20   chiusura degli stands e della prima parte

Seconda parte

20 50   apertura Oratorio di Santa Margherita

21 10   "tutti in BOSCOTECA" quattro passi al chiaro di luna nel cuore del parco, cercando lucciole ed ascoltando i suoni del bosco

23 00   tutti a nanna....