domenica 14 ottobre 2012

La strana gestione del Servizio Idrico Integrato della Brianza

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato del Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza

Ogni operazione poco trasparente fa leva sull’ignoranza e la subalternità culturale alle caste.

Quanto sta accadendo in Brianza per la riorganizzazione del servizio idrico, è veramente un caso emblematico per capire come la cattiva informazione e il completo rifiuto del confronto abbia portato a una situazione paradossale da cui non è possibile uscire legittimamente, se non azzerando quanto fatto finora e avviando un nuovo percorso: quello proposto dal Comitato più di un anno e mezzo fa.

La Provincia e i suoi “collaboratori”, con la continua violazione delle regole che governano la materia degli affidamenti in house, stanno arrecando danni gravissimi al servizio idrico, alle amministrazioni comunali, ai cittadini e ai lavoratori del settore, questi ultimi, poi vengono strumentalizzati e turlupinati, sull'altare di una presunta sicurezza del posto di lavoro,  portandoli ad essere complici di operazioni poco chiare e trasparenti.
Quello che fa inorridire, è constatare come sia diffusa in quasi tutte le forze politiche e sindacali la volontà di non vedere e spesso subalterni ai poteri forti che sono dietro l'affare Acqua. Le voci scomode sono addirittura oggetto di continui tentativi di delegittimazione.

Ignoranza e delegittimazione di quelli che non si schierano sono esattamente le stesse cose su cui puntano altre organizzazioni che non operano proprio nell’ambito della legalità.
La situazione, insomma, non è bella e l’incontro che si terrà il 20 di ottobre dalle ore 9.30 alle 18.00, presso il Circolo Libertà, Via Libertà 33 Monza, rappresenta un’occasione un’unica per fare un po’ di chiarezza su quanto sta accadendo in Provincia di Monza e Brianza.

La giornata volutamente intitolata “giornata di formazione- informazione sulla strana gestione dell'Acqua in Brianza”, rappresenterà un caso unico di impegno civico di tante persone che spendono il  proprio tempo, energie e anche soldi(propri), per donare alla comunità brianzola un vero sforzo progettuale, legittimo, trasparente e negli interessi della tutela democratica e partecipata del Bene dell'Umanità Acqua.
Se fossimo in un paese normale tutto ciò, doveva essere fatto dagli enti preposti, i quali gestiscono immense risorse economiche dei cittadini, e in spregio a qualsiasi principio, gli staff dirigenziali utilizzano tali risorse per consulenze e stipendi da favola, per loro medesimi e per i clan di cui si avvalgono, senza che allo stato attuale abbiano avuto la capacità di elaborare uno straccio di piano industriale e di proposta credibile; noi si, e lo dimostreremo il 20 di ottobre.

Per questo tutti i Sindaci, i Consiglieri Comunali, gli operatori del settore idrico pubblici e i cittadini che vogliono approfondire il tema sono invitati a parteciparvi.

Comitato Beni Comuni MB
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