mercoledì 23 maggio 2012

Carate: si apre uno spiraglio per il Parco Brianza Centrale

  
Le idee delle associazioni ambientaliste riunite in "Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile" e nel "Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale" stanno prendendo sempre più piede.

Riportiamo di seguito l'articolo apparso su "Il Cittadino" di sabato scorso. 
Una "piccola apertura" che lascia ben sperare.

Superparco brianzolo? Si può fare
Il sindaco Marco Pipino intende valutare la proposta avanzata da Seregno.
Sotto tutela le aree agricole, si crea spazio a verde fino ai confini di Milano.

Articolo di a.br. - tratto da Il Cittadino del 19/5/2012

«Valuteremo la proposta, Siamo interessati ad approfondire e verificare la questione, entrando nel merito». Il sindaco Marco Pipino è possibilista sulla proposta del collega Giacinto Mariani di Seregno che vorrebbe l'ampliamento del Parco locale di interesse sovracomunale «Brianza Centrale». L'idea del lumbard di Seregno è quella di creare un grande parco sovraccomunale, che andrebbe a collegare le aree agricole di vari comuni quali Seregno, Desio, Mariano, Albiate, Meda e Carate, per sottrarle al rischio di una futura urbanizzazione.

LE AREE INTERESSATE
Nel territorio caratese sono diverse le aree non edificate al confine con il Plis. Ci sono quelle a ridosso di Albiate e quelle di là dellaValassina, fra tutte l’area della cava. Aree che anche per il Pd meriterebbero una tutela dell’ente pubblico locale. E' stato infatti il consigliere Tommaso Brenna a portare la questione sul tavolo del consiglio comunale, per tastare il terreno e capire cosa intenda fare l'amministrazione comunale: «Sul sito della Provincia leggo che l’area a nord della città di Milano, compresa fra le Province di Milano e di Monza Brianza - così Brenna - è fra le più densamente popolate e industrializzate d'Europa, con una concentrazione di oltre 2mila abitanti per kmq e un consumo del suolo superiore al 50%. Si sta cercando, fra mille difficoltà, di tutelare il territorio, mediante la costituzione di sistemi verdi a rete che interrompano il continuo, inesorabile e inarrestabile consumo di suolo. I numerosi parchi locali d’interesse sovracomunale dislocati strategicamente a nord della città potranno svolgere un ruolo importante, quali nodi della rete ecologica in grado di assicurare la tutela del territorio rurale e una riqualificazione ambientale coordinata».
Nei sogni di Mariani il super parco da 1.600 ettari di verde, unirà, in un unico corridoio verde, Cinisello a Seregno: due Plis, il Brianza centrale e il Grugnotorto Villoresi, uniti da una cerniera di circa 350 ettari sul territorio di Desio. Mariani ha preso carta e penna e ha scritto a nove sindaci (tra cui Pipino) chiedendo loro di aderire al progetto.

LA PROPOSTA SEREGNESE
Il Plis Brianza centrale è un’area verde di 385 ettari. Il Grugnotorto riunisce sette Comuni (Bovisio, Cinisello, Cusano, Muggiò, Nova, Pademo eVaredo) per 870 ettari. Con i 350 ettari messi a disposizione dal Comune di Desio, nascerà, di fatto, un super parco di oltre 1.600 ettari che collegherà, con un’unica area verde, Seregno con i Comuni a nord di Milano.

L'articolo apparso nelle pagine caratesi del "Il Cittadino"

5 commenti:

  1. Bella ed inaspettata notizia . E bravi anche i compagni del PD caratese: urge un incontro anche con loro. L'effetto domino continua, dopo Sovico anche Carate, seppur timidamente,cominicia ad esprimersi positivamente. Forse anche loro devono rifarsi una verginità oppure gli occorre uno smarcamento da certi loro ingombranti concittadini. Un spinta positiva potrebbe arrivare anche dal Parco Valle Lambro e non aggiungo altro...
    A parte la Lissone di Concetta Monguzzzi che aspettiamo con fiducia sulla via della varaiante al PGT, dello zero consumo di suolo e dell'adesione al progetto di superparco, mancano all'appello i soliti - tristemente - noti ovvero: Biassono, Albiate ed, amaris in fundo, Macherio.
    Penultima nota perchè i giornalisti continuano ad attribuire a Seregno i meriti del progetto del grande Plis, quando tutti sanno che l'idea è farina del sacco desiano made in Corti e Cassanmagnago? Ma come lavorano questi signori?
    Ultima nota: ma la foto allegata all'articolo non ritrae una delle aree agricole citate nell'articolo o delle cave ad ovest della SS36, bensì, se non vedo male, la cava di Agliate che si trova all'interno del Parco della Valle del Lambro. Ma quella è tutta un'altra storia. Gianni C.

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    1. Confermiamo che la foto ritrae l'area delle cave a ridosso della SS36 al confine con il PLIS Brianza Centrale

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    2. Disponibili per un incontro! E per collaborare! il tema della tutela del territorio non urbanizzato (ormai poco ahimè) è per noi prioritario. E' evidente che l'esempio per noi è Desio ed infatti è da lì che ci siamo mossi.
      Poi c'è stata la proposta del sindaco di Seregno che ha direttamente coivolto il nostro sindaco e noi ci siamo ulteriormente mossi.
      la strada è lunga..
      Qui di seguito il link al nostro sito http://www.democabrio.it/home/index.php?start=8
      tommaso brenna

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    3. Cari amici del PD di Carate Brianza
      vi invito a partecipare alla nostra iniziativa di sabato pomeriggio in difesa delle aree delle Torrette di Macherio (dalle 15.00 alle 19.00 circa)della quale trovate tutte le info su questo sito. Ad ogni modo, ci sentiamo nei prossimi giorni. Mille grazie per la disponibilità.
      Gianni Casiraghi

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  2. ottimo articolo. Avevo letto anche io la notizia sul cittadino. Incrociamo le dita e speriamo. Da parte mia ogni tanto su facebook ed altri social network sensibilizzo l'opionione pubblica sul tema. Un sogno che diventerà realta! ne sono sicuro. C.Brambilla

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