sabato 16 aprile 2011

Erba: "Un altro mondo è possibile" 2011


Per contatti: Pierluigi Cogliati 3356700766 thomas.sankara@davide.it

I relatori:

Christoph Baker, nato a Ginevra nel 1955 ha studiato letteratura francese a Strasburgo e Aix-en-Provence. In quel periodo scrive canzoni e canta in pubblico. Poi per tre anni vive a Boston dove gestisce un’enoteca. Dal 1984 vive a Roma. E’ scrittore e collaboratore di diverse organizzazioni umanitarie e ambientaliste, ha pubblicato vari saggi sulla critica allo sviluppo. Ha precedentemente lavorato all' Onu a Ginevra, alla Society for International Development e al Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo. È stato coordinatore nazionale della Campagna "Nord-Sud, biosfera, sopravvivenza dei popoli, debito" fondata da Alexander Langer. Nel 2010 ha vinto il Premio Nazionale Nonviolenza, promosso dall’Associazione Cultura per la Pace di Sansepolcro (Arezzo), per aver saputo interpretare la crisi del nostro tempo ed essere riuscito a trovare una eventuale via d’uscita nel modello della decrescita e nel recupero di un intenso rapporto con l’altro, con l’ambiente sociale e naturale e con se stessi, all’insegna della riscoperta di sensazioni, emozioni e intuizioni dell’esistente come interagenti con il nostro essere. Collabora con la rivista Azione nonviolenta del Movimento Nonviolento, sulla quale tiene la rubrica mensile "Il Calice". I suoi libri più noti sono Ozio, lentezza e nostalgia e Ama la terra come te stesso.

Marcelo Barros, 67 anni, è un monaco benedettino brasiliano, biblista e teologo della liberazione fra i più stimati a livello internazionale, priore del Monastero dell'Annunciazione, da lui fondato trenta anni fa, a Goiás Velho, nello Stato brasiliano di Goiás vicino al Mato Grosso. Entra nel monastero benedettino di Recife a 18 anni dove è ordinato sacerdote nel 1969 dall'arcivescovo dei poveri, dom Helder Camara, di cui è stato stretto collaboratore per quattro anni soprattutto sui temi della pastorale giovanile, della pastorale indigena e dell'ecumenismo. E’ stato inoltre per otto anni referente della pastorale della terra dove ha potuto rendersi conto delle condizioni di estrema povertà ed emarginazione dei contadini rurali e ha sostenuto le battaglie del movimento “Sem terra”. E' stato tra i fondatori del CEBI, centro studi biblico, membro della Commissione Pastorale della Terra e della Comunità Ecclesiali di Base che sono espressioni della Conferenza Nazionale dei Vescovi Brasiliani. Ogni settimana scrive un articolo per vari quotidiani brasiliani su spiritualità e le sfide della vita. Marcelo Barros ha scritto trenta libri sui temi della spiritualità, della pace, della giustizia e delle sfide che attanagliano la Chiesa. Nel suo ultimo libro “Ecologia e Spiritualità” si occupa dei beni della Terra per dire che essi sono sotto la protezione dei profeti, per cui oggi le politiche che vorrebbero appropriarsi delle fonti fondamentale della vita sono politiche che vanno contro Dio ancor prima che contro gli uomini. Sono ingiuste, inique, maledette dai profeti.

Riccardo Petrella, nato a La Spezia nel 1941, ha studiato Economia Politica presso l’Università di Firenze. Dal 1967 al 1975 è stato segretario scientifico e direttore del Centro europeo di Ricerca in Scienze Sociali a Vienna. Dal 1976 al 1978 è stato ricercatore presso il Consiglio Internazionale delle Scienze Sociali a Parini. Dal 1978 al 1994 ha guidato la commissione di previsione e valutazione in scienza e tecnologia della Comunità Europea a Bruxelles. Dal 1982 è professore presso l'Università Cattolica di Lovanio (Belgio), dove insegna «globalizzazione dell'economia », presso l’università di Bruxelles. Nel 1991 ha fondato il Gruppo di Lisbona, formato da docenti, imprenditori, giornalisti e leader culturali, per promuovere un’analisi critica delle attuali forme di globalizzazione e nel 1997 ha istituito il Comitato Istituzionale per il Contratto Mondiale dell’acqua. Nel 2001 ha pubblicato Il manifesto dell’acqua, dove si afferma che l’acqua deve essere considerata come “bene comune”, patrimonio dell’umanità. Da sempre impegnato per la difesa dei beni comuni, continua a sollecitare i governi a riappropriarsi di tali beni attraverso gestioni pubbliche e democratiche. Si definisce un “operaio della parola”, presente ovunque è possibile proporre soluzioni alternative alla mondializzazione dell’economia di mercato. Petrella è stato nominato Dottore Honoris Causa dalle Università di Umea e di Roskilde, dalla Katholieke Universiteit Brussel, dai Politecnici di Mons e di Grenoble e dall’Università del Quebec a Montreal.

Roberto Mancini, nato a Macerata nel 1958, è professore ordinario di Filosofia Teoretica presso l’Università di Macerata, dove è anche Presidente del Corso di Laurea in Filosofia e Vice Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia. Collabora con le riviste Servitium, Ermeneutica Letteraria e Altreconomia; tra il settembre 2008 e l’agosto 2009 ha collaborato con il quotidiano Avvenire. Dirige le collane Orizzonte Filosofico e la collana Tessiture di laicità presso la Cittadella editrice di Assisi. E’ membro del Comitato scientifico delle Scuole di Pace della Provincia di Lucca e del Comune di Senigallia. Collabora da anni con il “Centro Volontari per il Mondo” di Ancona e con il Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza. Nel novembre 2009 ha ricevuto il premio “Zamenhof – Voci della pace” dall’Associazione Italiana per l’Esperanto e dalla Regione Marche. Oltre a circa 250 articoli di etica, antropologia filosofica, e filosofia della religione, ha pubblicato circa 20 volumi tra cui, appunto, “Idee Eretiche - Percorsi verso un’economia delle relazioni, della cura e del bene comune, Edizioni Altreconomia, 2010”, nel quale sostiene che l'economia di può cambiare. Una rivoluzione che porta "dal profitto al dono, dalla proprietà all'affidamento responsabile, dall'accumulazione alla condivisione, dalla competizione alla cooperazione, dalla flessibilità alla dignità, dall'esclusione all'ospitalità reciproca". Questa è l'eresia di Roberto Mancini: 33 "illuminazioni" che anticipano un'altra economia, al servizio delle persone e della comunità.

Nessun commento:

Posta un commento