mercoledì 2 febbraio 2011

Disastro ambientale a Mozzate

A chi capita in questi giorni di percorrere la strada che da Mozzate porta a Gorla, può vedere uno spettacolo desolante, una visione catastrofica!       
Al di qua ed al di là del Gradaluso sono stati abbattuti alberi per circa 160.000 mq. di bosco, tra cui querce di oltre un metro di diametro, per far posto alla nuova area di servizio della futura autostrada Pedemontana!

Va detto che sovente la superficie di bosco, misurata in metri quadri, non fornisce un dato del tutto esauriente, in quanto le funzioni delle piante dipendono soprattutto dalla quantità di vegetazione cioè dal volume delle chiome.

Se pensiamo, per le funzioni ambientali degli alberi, che ogni pianta con diametro di circa 25 centimetri alla base, assorbe circa 30 Kg. di CO2 all’anno, rilasciando una quantità di ossigeno equivalente a quello necessario per la vita di 10 persone e riassorbendo inquinanti come l’ozono, polveri sottili, biossidi di azoto, anidride solforosa, ecc. , ci assale uno sconforto indescrivibile a vedere quel disastro ambientale enunciato!

Ci chiediamo se nel 2004 l’allora Sindaco di Mozzate, quando accettò senza opporsi a questa scelta, fosse cosciente del danno che causava e che ne sarebbe derivato; un danno che non colpisce solo noi ora, ma che toccherà anche le generazioni future.
Allora vantava che i Mozzatesi avrebbero avuto benefici economici, ora costatiamo che non solo non abbiamo avuto vantaggi, ma un peggioramento della qualità della vita!

Nel luglio del 2006 in un “Documento di inquadramento delle politiche urbanistiche” prevedeva un impianto di gassificazione che trattando i rifiuti della ex discarica Boschi Ramascioni “risparmiava i boschi dell’area di servizio” e prometteva di azzerare dall’anno 2007 il pagamento della Tassa rifiuti (TARSU) per le famiglie Mozzatesi.

Anche l’attuale Amministrazione vide quella scelta come una occasione propizia per trarne dei vantaggi economici, si disinteressò delle criticità del tracciato e non fece nulla.
Ora dopo l’inganno anche la beffa;  tutti quegli alberi tagliati non ricresceranno più!
Nei normali boschi dopo il taglio rinascono nuove piante; nel nostro caso quell’area boschiva, pari ad oltre 20 campi da calcio, è sparita per sempre; dopo gli scavi di fondazione ci sarà il cemento,  …l’asfalto, …l’area di servizio e … l’autostrada!

Se pensiamo che i nuovi boschi che Pedemontana dovrebbe piantare al termine della costruzione dell’autostrada, per compensare il disastro fatto, impiegheranno 30/40 anni per pareggiare in parte quanto attualmente estirpato, significa che in questi lunghi anni non avremo i benefici di carattere ambientale e sociale a causa degli alberi fatti abbattere!
Per tutti quegli anni non avremo un miglioramento della qualità dell’aria, non avremo la riduzione dell’inquinamento acustico, non avremo il refrigerio dell’aria e perderemo la tutela delle biodiversità locali, cioè tutti i benefici che le piante ed un bosco producono.
Di contro invece avremo un peggioramento della nostra salute sia  psichica che fisica e di conseguenza un aumento delle spese sanitarie!

Ora il Comitato non è contro un certo tipo di sviluppo, non è contro le infrastrutture per partito preso, ma a patto che vengano fatte nel modo corretto ed adeguato; questo progetto autostradale è sbagliato perchè è frutto soprattutto di compromessi politici deteriori e per il fatto di non aver reso partecipi delle decisioni del tracciato i Mozzatesi!

Comitato Mozzatese Salute e Ambiente

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