mercoledì 24 febbraio 2010

L'onda nera del Lambro minaccia l'ecosistema del Po

Lo sversamento nel Lambro di 600.000 litri di gasolio dalle cisterne dell'ex raffineria Lombarda Petroli di Villasanta può essere il colpo di grazia "per un fiume da decenni in un vergognoso stato di degrado". Ma l'onda nera, che intanto prosegue il suo viaggio, rappresenta "una gravissima minaccia" per l'ecosistema del Po, con danni ambientali che non risparmieranno nemmeno alcuni siti di interesse comunitario.
Lo sottolinea il Wwf che spiega come le prime specie a essere direttamente colpite dal disastro ambientale sono le specie acquatiche, pesci, anatre selvatiche, le colonie di aironi che proprio in questi giorni hanno iniziato a nidificare sulle sponde del Po.
Sono decine gli animali ripescati senza vita. In allerta il centro di recupero animali selvatici Wwf di Vanzago, dove già ieri sono stati portati i primi germani reali interamente coperti di gasolio che verranno curati dai veterinari del centro. Purtroppo, spiegano gli esperti, i danni di questo sversamento si ripercuoteranno su tutta la catena alimentare, con conseguenze che dureranno nel tempo, e si registrano già gravissime conseguenze sul settore agricolo che gravita intorno al sistema fluviale.
"Per rimediare a questo disastro ambientale, non basterà bonificare le macchie nere, si dovrà anche ricreare un habitat naturale capace di sostenersi
- spiega Stefano Leoni, presidente del Wwf Italia - Il Lambro è da più parti dato per morto, ma il rilancio dei 130 km del fiume non solo è possibile ma è soprattutto necessario per il benessere di tutto l'ecosistema del Po e delle attività che da esso dipendono".

Fonte: Apcom

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