mercoledì 27 marzo 2024

Perplessità del Circolo Ambiente sul nuovo progetto per i torrenti Bevera e Gandaloglio a Molteno

Ipotesi di tracciato del nuovo bypass tra i torrenti Bevera e Gandaloglio a Molteno.

di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"

Siamo perplessi sulla proposta di un nuovo progetto per i torrenti Bevera e Gandaloglio a Molteno, per il quale si prevede uno stanziamento economico di 800 mila euro da parte della Regione.   
Lo diciamo in merito all'esito dell'incontro, reso pubblico dal sindaco di Molteno, il quale si sarebbe visto coi tecnici di Regione Lombardia per la possibilità di realizzare un by-pass tra i torrenti Bevera e Gandaloglio, per la protezione del nucleo abitato di Molteno.

Noi continuiamo a ribadire le nostre perplessità sulla logica con cui si vuole affrontare la gestione dei torrenti e dei rischi di allagamento. La realizzazione di un by-pass risponde solo alla solita logica, puramente idraulica ed ingegneristica, di spostare l'acqua da un punto all'altro, senza risolvere le vere cause all'origine dei rischi derivanti dalle esondazioni, cause che invece vanno cercate nell'eccessiva cementificazione del territorio, soprattutto nelle aree vicine ai corsi d'acqua. Purtroppo la stessa logica, di natura solo idraulica, la si sta applicando con le vasche di laminazione in località Redaella sul torrente Gandaloglio.
Invece la vera soluzione passa anzitutto dal porre un vincolo urbanistico per mantenere libere (cioè non edificabili) tutte le zone di esondazione naturale dei torrenti, attraverso lo stop al consumo di suolo. Cosa che non vediamo negli strumenti urbanistici dei comuni del territorio e in particolare di Molteno che, lo ricordiamo, ha il record di cementificazione in provincia di Lecco e il cui PGT vigente prevede ulteriori edificazioni anche in aree prossime ai torrenti!

La confluenza dei torrenti Bevera e Gandaloglio nel tratto 'coperto' in corrispondenza dello stabilimento ex Segalini.

Se poi si deve ragionare in termini di priorità negli interventi di 'messa in sicurezza', se Regione Lombardia ha dei soldi da stanziale, ebbene questi li si potrebbero utilizzare per risolvere il vero e unico nodo idraulico sui torrenti, ovvero l'area della ex Segalini, costruita proprio sopra la confluenza tra i torrenti Bevera e Gandaloglio. Con quello stanziamento economico si potrebbe acquisire o espropriare quella porzione della ex Segalini, per poi procedere con la demolizione della parte di capannone liberando l'area di confluenza tra i due torrenti in modo che venga rinaturalizzata, creando un'area verde a cielo aperto proprio in corrispondenza della confluenza a 'Y'.
Invece qui ci sembra che si stia pensando - ancora una volta - alla soluzione apparentemente più 'comoda': scavare un nuovo canale artificiale - oltretutto tagliando in due una preziosa area agricola - con un by-pass che, ripetiamo, non si capisce come potrebbe risolvere il problema degli allagamenti. Infatti col nuovo by-pass, le acque di piena del Bevera, anziché continuare nello stesso torrente verso il centro di Molteno, verrebbero fatte confluire nel Gandaloglio (il cui tratto finale passa altrettanto vicino ad alcune abitazioni di Molteno), dove però lo stesso volume di acqua verrebbe 'fermato' dalla soletta del capannone della ex Segalini. Quindi, col by-pass, avremmo una 'non' soluzione definitiva del problema, ma solo lo spostamento delle acque da un punto ad un altro.

lunedì 25 marzo 2024

Meda, la città degli alberi perduti


Il WWF Lombardia ha espresso sarcasmo nel commentare le recenti iniziative ambientali del Comune di Meda. Durante il fine settimana, i Volontari del WWF, in collaborazione con varie organizzazioni locali, hanno messo a dimora alcuni alberi nell'area della Valle dei Mulini. Tuttavia, questa azione è stata rapidamente oscurata dalla notizia dell'imminente abbattimento di 10 grandi pini, che saranno "compensati" con giovani lecci. Il WWF ha sottolineato l'assurdità di questo "equilibrio", ricordando gli alberi abbattuti in passato che non sono mai stati sostituiti, come i 12 tigli di via Seveso e i 2 maestosi platani di Via Trieste.

Con un tocco di sarcasmo, è stata evidenziata la tendenza di Meda a perdere costantemente la battaglia per la conservazione degli alberi. È stato ricordato come l'anno precedente fosse stato possibile salvare quasi tutti i tigli di Viale Rimembranze, mentre quest'anno gli alberi di Via Como sono stati sacrificati senza pietà.

Il WWF ha espresso anche una certa frustrazione per la mancanza di progressi nella tutela dell'ambiente urbano a Meda. Concludendo, è stato sottolineato che Meda "ha perso ancora una volta", evidenziando il triste declino ambientale della città nonostante gli sforzi di coloro che cercano di proteggere il verde urbano.

Parliamo di Pedemontana. Assemblea pubblica a Ornago


Martedi 26 marzo 2024
Assemblea Pubblica su Pedemontana
ore 20:30 presso il Municipio di Ornago

 

L’Assemblea vedrà la partecipazione dei sindaci dei Comuni interessati dal progetto, il capo delegazione PD all’Europarlamento Brando Benifei, l’Europarlamentare M5S Maria Angela Danzì, la Deputata Eleonora Evi, la Consigliera politica al Parlamento Europeo Responsabile agricoltura per Azione Caterina Avanza, la Consigliera di Patto Civico in Regione Lombardia Michela Palestra, Manuela Meloni del Comitato Ferma Ecomostro D Breve Regione Lombardia, Paola Santeramo Direttore CIA Lombardia, il Presidente del Parco Agricolo Nord Est Silvano Brambilla, il Vicepresidente CERSTE Alfonso Scarano e Sonia Rosa dell’Associazione Donne in Campo.

domenica 24 marzo 2024

Le donne non fanno strada. Toponomastica femminile a Seregno

Da sinistra, partendo dall'alto: Anna Frank, Anna Kuliscioff, Emma Gramatica, Eleonora Duse. Sotto: Grazia Deledda, Ada Negri, Maria Montessori, Maria Gaetana Agnesi. Fonte immagini: Wikipedia.

Nel tessuto urbano di molte città italiane, le strade, le piazze e le vie costituiscono un patrimonio culturale tangibile che riflette non solo la storia e l'identità della comunità, ma anche le dinamiche sociali e le concezioni dominanti del potere e della rappresentazione. Uno sguardo attento alla toponomastica di Seregno, città della provincia di Monza e Brianza, rivela una realtà che solleva interrogativi sulla rappresentanza di genere e sulle disuguaglianze che ancora persistono nel riconoscimento pubblico delle figure femminili.

I dati provenienti da un censimento condotto dal sito Toponomastica femminile mettono in luce una disparità significativa nella denominazione delle strade, delle piazze e degli spazi pubblici dedicati alle donne rispetto a quelli intitolati agli uomini. Su un totale di 564 strade, vie, piazze e simili, solamente il 2% è intitolato a figure femminili, mentre il restante 58% è dedicato a uomini.

Le intitolazioni

Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.): 1

Sante, beate, martiri: 2

Le vie dedicate a Sant'Anna (1), a Santa Valeria (2) e alla Madonnina (3) si trovano nel quartiere Santa Valeria

Letterate / umaniste
(scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): 3

Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): 2

Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): 2

Le due vie dedicate alle attrici Eleonora Duse (1) ed Emma Gramatica (2) si trovano nel Quartiere San Salvatore

Figure storiche e politiche
(matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...): 2

Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...): --

Nel Quartiere Sant'Ambrogio sono concentrate la maggior parte delle vie dedicate alle donne: via Agnesi (1), via 8 marzo (2), via Cassina Ida (3), via Montessori (4), via Curie (5), via Deledda (6), via Negri (7). Fuori pianta, al confine con Cesano Maderno, si trova via Anna Frank.

Un'analisi dei criteri di intitolazione

La classificazione delle strade intitolate a donne rivela una certa eterogeneità nelle categorie di riferimento. Le denominazioni femminili spaziano dalle figure religiose alle scienziate, dalle letterate alle figure storiche e politiche. Tuttavia, emerge una lacuna significativa in alcune categorie cruciali come lavoratrici, imprenditrici e atlete, evidenziando un limite nell'ampia rappresentanza delle contribuzioni femminili alla società.

La toponomastica di una città dovrebbe essere inclusiva e rappresentare la diversità e la ricchezza delle esperienze umane. L'assenza o la sottorappresentazione delle donne nella denominazione delle strade non solo riflette una storia di discriminazione e subalternità, ma perpetua anche gli stereotipi di genere e limita le aspirazioni delle giovani generazioni.

Per affrontare questa disparità, è necessario un impegno attivo da parte delle istituzioni e della comunità locale. Sono richieste azioni volte a riconsiderare e ampliare i criteri di intitolazione delle strade per includere una gamma più ampia di figure femminili che hanno contribuito in modo significativo alla società. Inoltre, è essenziale promuovere la consapevolezza e l'educazione sulla storia delle donne e sui loro successi, al fine di rompere gli stereotipi di genere e ispirare le future generazioni.

venerdì 22 marzo 2024

Presidio a Villasanta: un NO deciso alla speculazione sull'ex Lombarda Petroli


Il 23 marzo 2024 segnerà un momento cruciale per la comunità di Villasanta, dove cittadini, organizzazioni civiche e istituzioni locali si uniranno per respingere energicamente ogni forma di speculazione sull'area ex Lombarda Petroli. Organizzato dal movimento "Cittadini per Villasanta", il presidio si terrà alle ore 10 del mattino presso il parcheggio di via Raffaello Sanzio.

La preoccupazione scaturisce da recenti dichiarazioni riportate dalla stampa locale, che sembrano minimizzare i livelli di inquinamento presenti nella zona. In un contesto in cui i curatori fallimentari e il Comune sono da tempo coinvolti in una querelle legale, il Comune ha sempre manifestato una ferma determinazione nel tutelare la salute dei suoi cittadini. La sua volontà di preservare l'ampia area verde centrale dell'ex raffineria, trasformandola in un bosco urbano accessibile, è nota e condivisa.


Tuttavia, resta irrisolto il problema del sottosuolo, gravemente compromesso dagli anni di attività petrolifera e da sversamenti illeciti. Grazie alle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), potremmo finalmente assistere a una svolta significativa in questa vicenda.

Ma, nonostante le speranze riposte nel PNRR, si registrano continui tentativi di deviazione da parte di alcune parti coinvolte. Alcune forze politiche locali, in particolare, sembrano ambigue nel loro giudizio, proponendo sviluppi incompatibili con la salvaguardia ambientale, come insediamenti di logistica pesante o centri di produzione di idrogeno. La Lista "Cittadini per Villasanta" ribadisce che la priorità assoluta rimane garantire la salubrità dell'area e eliminare i rischi per la salute della popolazione e dell'ecosistema circostante.


Il presidio del 23 marzo rappresenta un'opportunità unica per manifestare un deciso NO a ogni forma di speculazione, difendere la salute dei cittadini di Villasanta e proteggere il territorio comunale. L'invito è esteso a tutti i cittadini, i partiti, i comitati, le organizzazioni ambientaliste e coloro che condividono questi valori fondamentali. La partecipazione di tutti è essenziale per far sentire forte e chiaro il messaggio: la salute e l'ambiente non sono negoziabili.

 


 

giovedì 21 marzo 2024

Pedemontana: Ambientalisti e Liste Civiche alla ricerca di chiarezza sulle ottimizzazioni e le compensazioni ambientali


Il 12 marzo 2024, si è tenuto un nuovo incontro tra una serie di gruppi ambientalisti e liste civiche delle tratte B2 e C e i vertici della società Autostrada Pedemontana Lombarda.
Gli ambientalisti hanno espresso la necessità di raccogliere informazioni sulle ottimizzazioni progettuali richieste dai sindaci, sulle cantierizzazioni e sulle Compensazioni Ambientali.
Il capitolo sulla Bonifica da Diossina, inizialmente previsto tra gli argomenti, è stato poi trattato in una seduta dedicata il 5 marzo 2024, con la costituzione dell'Osservatorio collegiale di monitoraggio della Bonifica e gli ambientalisti hanno prodotto una comunicazione dettagliata in merito. 

Sulle ottimizzazioni per la tratta B2, Sinistra e Ambiente ha chiesto notizie riguardo alle modifiche richieste per la tangenziale Meda-Seregno, parte integrante della viabilità complementare della Pedemontana.


Il percorso della tangenziale Meda Seregno

La direzione tecnica di APL ha confermato di essere in una fase di confronto non ancora completata con le due amministrazioni per tenere in considerazione le loro esigenze (come evidenziato in una delle risposte all'interrogazione nel Consiglio Comunale di Meda del 9 novembre 2023).
Altre ottimizzazioni in alcuni Comuni sono ancora in fase di valutazione e, se accolte, saranno inserite dal contraente nel progetto esecutivo.
Per quanto riguarda la necessità di collegare l'area libera di via della Roggia a Seveso con il Bosco delle Querce per un possibile ampliamento, l'amministrazione sevesina ha proposto un ponte verde limitato in ampiezza e solo per un passaggio ciclopedonale, ma l'istanza deve ancora essere definita così come la decisione se classificarla come compensazione ambientale o viabilistica.
Buona parte dell'incontro è stata dedicata ai problemi che la cantierizzazione genererà sulla viabilità locale e sulle modalità di realizzazione delle Compensazioni Ambientali, per le quali APL ha dichiarato che, insieme alla Bonifica da Diossina, esiste già la copertura economica mediante l'utilizzo della liquidità (360 mln) nelle disponibilità della società.
Riguardo all'argomento del prestito della BEI, Sabato Fusco, Direttore Generale di APL, ha confermato che la sua erogazione avverrà solo dopo il completamento del progetto esecutivo delle tratte B2 e C, con previsti momenti di verifica con la BEI e con la formalizzazione di uno spostamento temporale a luglio 2024 della data di possibile erogazione.

Di seguito, il comunicato dei gruppi presenti all'incontro.

Comunicato stampa delle associazioni e liste civiche sull'incontro del 12 marzo 2024 con Pedemontana

Il percorso di Pedemontana (versione con tratta D breve)

Lo scorso 12 marzo nella sede di Autostrada Pedemontana Lombarda si è tenuto l’incontro tra i vertici della società, i gruppi ambientalisti, i comitati e le liste civiche delle tratte B2 e C di Pedemontana che lo avevano richiesto.
Un incontro per fare il punto sul tema delle Compensazioni Ambientali e viabilistiche e che è stato esteso anche agli aspetti della cantierizzazione a pochi mesi dagli ennesimi e continui annunci di apertura dei cantieri per il completamento dell’infrastruttura autostradale.
“Continuiamo a essere contrari alla Pedemontana che consideriamo dannosa, impattante e insostenibile per il nostro territorio – hanno esordito i rappresentanti dei gruppi ambientalisti e delle liste civiche – ricordando che molto è stato promesso ma ben poco attuato.
Ci riferiamo alle compensazioni viabilistiche e, soprattutto, a quelle Ambientali che sulle tratte A e B1 e sulle tangenziali di Como e Varese di Pedemontana mostrano pesanti ritardi realizzativi oltre a riduzioni e snaturamenti.
Al contempo, dimostrando responsabilità e interesse per il territorio, ci sentiamo in dovere di continuare a informare e monitorare con attenzione ciò che accadrà all’apertura dei cantieri e su quello che resterà dopo la loro chiusura e la messa in esercizio dell’opera."
I gruppi ambientalisti e le liste civiche in rete vogliono evitare che la situazione sia lasciata a se stessa:
“Uno degli aspetti che vogliamo sollevare – hanno spiegato ai vertici di Pedemontana – è quella delle ottimizzazioni progettuali richieste dai sindaci.
Non è ben chiaro il panorama di ciò che è stato chiesto dalle amministrazioni e cosa di quelle richieste sia stato accolto.
È necessario fare chiarezza: delle interlocuzioni tra Comuni e società Pedemontana non abbiamo un riscontro pubblico, non c’è contezza di verbali o carteggi dai quali si possa comprendere a che punto sia la procedura”.
Dai tecnici di Pedemontana è stato precisato che sulle compensazioni ambientali la società garantisce ai Comuni un anticipo per la progettazione esecutiva e, successivamente, pagamenti ad avanzamento lavori. Pedemontana ha ammesso difficoltà laddove ha dovuto gestire direttamente la realizzazione di alcune compensazioni ambientali quando alcuni Comuni hanno preferito delegare tutto alla società.
“Un tema centrale è proprio il protagonismo dei Comuni: per gestire i disagi legati alla cantierizzazione e per monitorare la corretta realizzazione in tempi brevi delle compensazioni ambientali e viabilistiche, il ruolo delle amministrazioni comunali può essere decisivo”, è la considerazione delle associazioni ambientaliste e delle liste civiche, che aggiungono: “Mentre i sindaci della tratta B2 stanno affrontando alcune partite a livello sovra locale coordinati dal sindaco di Cesano Maderno, per la tratta C questo non sta accadendo e il rischio di interventi spezzatino è alto”.
Proprio sul metodo si sono concentrati i gruppi intervenuti in Apl che suggeriscono: “Con i Comuni della Tratta B2 abbiamo chiesto e ottenuto la costituzione di un osservatorio sulla Bonifica.
Anche sulle Compensazioni Ambientali  è necessario istituire momenti di confronto e verifica tra Pedemontana, Amministrazioni e gruppi ambientalisti.”
Le compensazioni ambientali devono essere una ‘ricucitura del territorio’ sia sociale sia ambientale: possiamo fare in modo che queste compensazioni non siano irrisorie rispetto alla devastazione che deriverà dell’opera autostradale?
Possiamo costruire insieme un percorso perche esse tornino almeno a essere quello che era stato immaginato nel progetto originario e quindi una restituzione, seppure parziale, al territorio che sta subendo un’infrastruttura che lo priverà di ecosistemi e che creerà non poche criticità ?

Legambiente Circolo Laura Conti Seveso,
Legambiente circolo Gaia Usmate con Velate,
Sinistra e Ambiente-Impulsi Meda,
Seveso Futura,
Passione Civica Cesano Maderno,
Altra Bovisio,
Comitato Ambiente Bovisio,
Immagina Arcore,
Comitato No Pedemontana Lesmo.

Novate Milanese: appuntamento con "Ronza come un’ape" 🐝


Il 24 marzo 2024 il Circolo Sempre Avanti di Novate Milanese vi aspetta

  • 📍 Dalle 11.00 Passeggiata per gli insetti impollinatori. Ritrovo all’orto dell’area mercato con tappe per piantare un habitat a misura di api!
  • 📍 Dalle 13.00 Aperitivo di primavera
  • 📍 Dalle 14.00 Interventi di  Legambiente Circolo Novate e Christian Brambilla esperto meteorologo

*Gradita prenotazione al bar del circolo o via mail a iscrizioni.circolo@gmail.com

Grazie al Progetto CoRaLe finanziato nell’ambito del 4° bando Rigenerare Legami da Comuni Insieme Progetto RICA RICA HUB – Novate

Organizzato in collaborazione con Legambiente Novate Milanese e Comitato di quartiere L’Altra Novate